giovedì 27 novembre 2014

“Bretella Prato-Signa, unico caso in cui l’ente pubblico anticipa l’intera somma”

"BRETELLA PRATO-SIGNA, UNICO CASO IN CUI L'ENTE PUBBLICO ANTICIPA L'INTERA SOMMA"
FdI: "Una procedura da incompetenti: ora Rossi presenta il conto ai costruttori,
ma finora perché non ha controllato che fine avessero fatto quei 28 milioni?"

Firenze, 26 novembre 2014

Un caso unico in Italia, un ente pubblico che anticipa l'intera somma – e che somma, ben 28 milioni – per un project financing senza alcuna certezza sui tempi e sui modi di realizzazione di un'opera, la bretella Prato-Signa. E ora che puntualmente quei soldi pubblici sono spariti nel nulla, il governatore Rossi prova a presentare il conto alla società che avrebbe dovuto realizzarla. "Come può un ente pubblico anticipare tutta la somma prevista?" si chiede il gruppo regionale di Fratelli d'Italia, parlando di "procedure dubbie e da incompetenti".
"Ora che si avvicinano le elezioni il governatore tenta di recuperare quei soldi – spiegano il capogruppo Giovanni Donzelli e i consiglieri Marina Staccioli e Paolo Marcheschi – ma finora perché non ha controllato che fine avessero fatto quei soldi? Sulla stampa, de facto è lo stesso Rossi a fare ammenda quando dice che avrebbe dovuto pretendere tempi e costi certi, e quando aggiunge che pensava ingenuamente che i soldi fossero ancora lì. Certo, c'è un processo in corso e saranno i giudici ad accertare le responsabilità delle società incaricate di realizzare l'opera, ma ciò non basta a sollevare la Regione Toscana dalle proprie responsabilità politiche. Sulla bretella fantasma era opportuna un'azione costante di controllo, oltre che una migliore gestione delle spese".



Ufficio stampa Gruppo regionale FdI
Marco Gemelli 338.5624777

mercoledì 26 novembre 2014

invito stampa: domani alle 19 al "Rifrullo" presentazione del libro "Il quarto Reich" con Sangiuliano, Cecchi e Donzelli

INVITO STAMPA

I colleghi sono invitati alla presentazione del volume "Il Quarto Reich: come la Germania ha sottomesso l'Europa" di Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano, domani a partire dalle ore 19 presso il "Rifrullo" (via San Niccolò 55 r).

Saranno presenti:
- Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1
- Umberto Cecchi, giornalista de La Nazione
- Giovanni Donzelli, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia

Il volume tratta del ruolo egemone assunto dalla Germania dopo l'entrata in vigore dell'Euro, ideale prosecuzione del progetto geopolitico di guida del Vecchio Continente che si è tradotto nelle due guerre mondiali. L'era della moneta unica ha sancito una nuova epopea della Germania, con Berlino che prospera e gli altri popoli europei in preda a una recessione senza precedenti.

Ufficio stampa regionale FdI

“Cittadinanza onoraria ai bimbi stranieri, una ridicola provocazione”

"CITTADINANZA ONORARIA AI BIMBI STRANIERI, UNA RIDICOLA PROVOCAZIONE"
FdI: "Essere italiani dovrebbe essere un valore ma la sinistra lo utilizza
come le caramelle a Carnevale, regalandone a piene mani ai bambini"

Massa, 26 novembre 2014

Una "ridicola provocazione", un modo di "svilire il senso profondo della cittadinanza usandola come si fa con le caramelle a Carnevale, regalandola a piene mani ai bambini". E' con queste parole che il gruppo regionale di Fratelli d'Italia stigmatizza la decisione del Comune di Massa di offrire la cittadinanza onoraria a 65 bambini stranieri nati e residenti nel Comune. "Si tratta di un'iniziativa gravissima – spiegano il capogruppo Giovanni Donzelli e i consiglieri Marina Staccioli e Paolo Marcheschi – frutto di un complesso d'inferiorità culturale che alberga in una certa sinistra. Diventare italiani dev'essere una conquista per coloro che sono ospiti nel nostro Paese, non qualcosa di scontato o automatico. Chi è italiano dovrebbe dare valore alla propria nazionalità e non regalarla a bambini scelti a caso tra le comunità senegalese, albanese e marocchina. Invece a Massa la sinistra ha deciso di spingere per lo ius soli, giustificandolo con il fatto che sia in vigore in alcuni Paesi". Ed è solo l'inizio, perché gli organizzatori sono intenzionati a concedere la cittadinanza onoraria ad altre 600 persone già dall'anno prossimo.


Ufficio stampa Gruppo regionale FdI
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venerdì 21 novembre 2014

“Pediatri, scandalo frutto del sistema Rossi: un primario arrestato l’aveva nominato lui quando era assessore alla Salute”

Il gruppo regionale interviene sullo scandalo che ha coinvolto 18 medici
"Pediatri, scandalo frutto del sistema Rossi: un primario arrestato
l'aveva nominato lui quando era assessore alla Salute"
FdI: "A Empoli il professor Bernardini era stato chiamato per canali politici,
come avviene per tutti i primari che vengono scelti dai direttori generali"


Firenze, 21 novembre 2014

I pediatri arrestati dovranno rispondere del loro comportamento alla magistratura, ma è indubbio che nel caso di almeno uno dei pediatri coinvolti – il professor Roberto Bernardini, dal luglio 2007 alla guida del reparto di pediatria dell'ospedale San Giuseppe di Empoli – ci siano responsabilità politiche. A sollevare il caso è il gruppo regionale di Fratelli d'Italia, secondo cui "ogni primario, come avviene di norma in Toscana nonostante le nostre ripetute denunce, viene sempre nominato dalla politica, attraverso il direttore generale. Ad Empoli, dunque, quel primario ce l'ha messo il governatore Enrico Rossi. "Normale che oggi Rossi e l'assessore Marroni parlino di indagini interne e di comportamenti inaccettabili – spiegano il capogruppo Giovanni Donzelli e i consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, citando il caso dei 18 medici arrestati in tutta la Toscana – ma è troppo facile scegliere di non ricordare chi ha la responsabilità politica di quella nomina. Se proprio Rossi vuole evitare 'un costume civile e morale che dev'essere censurato, contrastato e cambiato', inizi col cambiare la modalità con cui vengono nominati i primari. Abbiamo presentato una proposta di legge per selezionare per merito e con concorsi trasparenti i primari anziché per appartenenza politica, questa vicenda dimostra che abbiamo ragione".

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Tramvia, solo ora gli avvisi per i controlli sulla tenuta statica delle case

TRAMVIA, SOLO ORA GLI AVVISI PER I CONTROLLI SULLA TENUTA STATICA DELLE CASE
FdI: "Assurdo che ai residenti di Novoli arrivino adesso i cartelli per i controlli,
queste verifiche andavano fatte prima di iniziare i lavori, non a cantieri aperti"

Firenze, 21 novembre 2014

Nelle case del quartiere di Novoli stanno apparendo cartelli e locandine che annunciano ai residenti controlli per verificare la tenuta statica degli edifici, in relazione ai lavori per la tramvia. Un modus operandi che il gruppo regionale di Fratelli d'Italia contesta, anche attraverso un'interrogazione che verrà presentata quanto prima in Consiglio regionale. "Troviamo assurdo – spiega il capogruppo Giovanni Donzelli insieme ai consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, dopo aver ricevuto la segnalazione del Comitato dei cittadini di Novoli – che ai residenti arrivino soltanto adesso gli avvisi per i controlli sulla tenuta statica degli edifici. Una verifica del genere andava fatta prima dell'inizio dei lavori, non certo con i cantieri già aperti. Del tutto comprensibile e condivisa, dunque, la preoccupazione dei residenti di Novoli per ciò che potrà succedere alle proprie case".
Nei cartelli (vedi allegato) appare infatti l'avviso di effettuazione di 'testimoniali di stato sugli edifici' interessati alla realizzazione della linea 2 della tramvia di Firenze, e in vista dei sopralluoghi da parte dei tecnici della Securing srl (parte della società 'Tram di Firenze spa') si richiede l'accesso a tutti i locali degli immobili individuati.

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giovedì 20 novembre 2014

Forteto: Donzelli (FdI) "Prima creano il danno e poi assistono psicologicamente le vittime. Una umiliazione inutile se non c'è aiuto economico"

"Leggo che trionfalmente Stefania Saccardi annuncia aiuti psicologici per chi esce dall'esperienza del Forteto. Proprio lei che questa estate è entrata a gamba tesa per evitare che la Regione ricorresse contro la ricusazione del Giudice? Proprio la vicepresidente della Regione che continua a finanziare tramite bandi europei il Forteto, proprio l'esponente di quella maggioranza di Governo che ha fatto saltare il commissariamento, proprio l'esponente di quel partito che in passato ha aperto le campagne elettorali nella comunità degli orrori? Spero che almeno l'aiuto oltre che psicologico sia anche economico, altrimenti questo annuncio è solo una umiliazione inutile delle vittime. Durante l'ultimo assestamento di bilancio avevo presentato un emendamento per dare aiuti economici alle vittime del Forteto. Era stato bocciato annunciando che avrebbero comunque provveduto. Spero non si tratti davvero di solo sostegno morale e aiuto psicologico quanto annunciato oggi dalla Saccardi" Così Giovanni Donzelli commenta le parole del vicepresidente della Regione Stefania Saccardi 

mercoledì 19 novembre 2014

“Polo nautico, la Regione rischia di pagare 20 milioni di danni”

"POLO NAUTICO, LA REGIONE RISCHIA DI PAGARE 20 MILIONI DI DANNI"

FdI: "Fare chiarezza sulle cause dei ritardi nel frazionamento delle concessioni"

Firenze, 19 novembre 2014


E' un contenzioso che potrebbe costare alla Regione Toscana ben 20 milioni di danni, quello in corso tra i soci del consorzio nautico verso il Comune di Viareggio e l'Autorithy regionale per i ritardi nel frazionamento della concessione demaniale. Una situzione che porterà quasi certamente ad una causa civile per danni milionari contro Comune ed Authority, e su cui i consiglieri regionali Giovanni Donzelli, Marina Staccioli e Paolo Marcheschi (Fratelli d'Italia) vogliono fare chiarezza. I tre hanno presentato un'interrogazione per chiedere al presidente Enrico Rossi e alla giunta il motivo di tali ritardi nel frazionamento della concessione demaniale e "quali iniziative urgenti abbiano intrapreso o intendano intraprendere nei confronti dell'Autorità Portuale regionale per sollecitarla agli adempimenti richiesti e scongiurare il rischio di un procedimento giudiziario".

In merito al contenzioso tra Polo Nautico di Viareggio, Comune di Viareggio ed Autorità Portuale, in particolare, i consiglieri regionali ricordano che "la situazione di stallo (dopo che alcuni lavoratori delle aziende socie sono stati licenziati, messi in mobilità o in attesa di prepensionamento in caso di riconoscimento del rischio amianto) potrebbe comportare, a fine mese, anche il licenziamento di oltre una ventina di lavoratori della FIPA, in quanto verrà a cessare la cassa integrazione in deroga".

Dal 2005, a Viareggio dal 2005 è operante un "polo nautico", specializzato in refitting e riparazioni, costituito da alcuni dei più famosi cantieri navali e composto, nella Darsena, da un'area completamente rinnovata di 36.000 mq degli storici cantieri mercantili SEC, dove sono stati realizzati 10 siti produttivi destinati alla costruzione di mega yacht e, nell'area antistante i capannoni, da un piazzale di circa 7.000 mq fronte mare completo di banchine per gli ormeggi.



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sabato 15 novembre 2014

IL “DECALOGO" AI CINESI - nuove foto e virgolettato corretto

IL "DECALOGO DEL RISPETTO" AI CINESI DELL'OSMANNORO E QUARACCHI
Volantini con le regole di civile convivenza distribuiti in mercati, capannoni
e per le strade della Chinatown fiorentina: "Portiamo loro regole e doveri"

Firenze, 15 novembre 2014

C'erano due camionette della polizia a scopo precauzionale, ma non ce n'è stato bisogno: la prima giornata di distribuzione del "Decalogo del rispetto" – l'insieme di regole di civile convivenza che il gruppo regionale di Fratelli d'Italia ha preparato per ricordare agli stranieri i doveri da osservare per una migliore integrazione – è filata senza intoppi, anzi con un'inattesa curiosità da parte della numerosa comunità cinese che vive e lavora all'Osmannoro e a Quaracchi, spesso in condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie precarie.
A partire dalle 12, il capogruppo regionale Giovanni Donzelli e una delegazione del partito si sono recati lungo le strade della Chinatown fiorentina portando con loro il decalogo tradotto in lingua cinese. Gli organizzatori hanno distribuito i volantini in strada e si sono recati anche all'interno di negozi, capannoni, aziende e luoghi di ritrovo della zona. Ovunque, i cittadini cinesi hanno accettato il volantino e letto con curiosità. Non si sono registrati momenti di tensione, a riprova del fatto che l'iniziativa è stata generalmente percepita non come una provocazione ma come il porre l'accento su alcune regole dal cui rispetto anche la comunità cinese ha solo da guadagnare.

"Siamo qui perché forse molti cinesi non sanno che in Italia è vietato lavorare 12 ore al giorno senza contratto, ferie o tutele sanitarie – spiega Donzelli – mentre noi abbiamo voluto ricordare a quanti vengono schiavizzati nei capannoni quali sono i diritti e quali i doveri da rispettare. C'è una sinistra buonista che si concentra solo sui diritti e finge di non vedere intere zone della periferia invase dall'abusivismo, dal degrado e dalla sporcizia. Anche gli italiani dovrebbero rispettare queste regole di convivenza, è vero, ma almeno loro le conoscono: nel caso degli stranieri, invece, a volte ciò che qui in Italia è reato viene ritenuto normale nel Paese d'origine. Oggi abbiamo avuto una buona accoglienza, ed è normale che sia così: a scandalizzarsi è stata solo la sinistra del finto buonismo, anche perché c'è chi lucra sugli immigrati. Quanto abbiamo fatto noi oggi dovrebbe in realtà essere compito delle associazioni, strapagate dalle istituzioni: enti che dovrebbero occuparsi dell'integrazione e invece preferiscono lasciare i cittadini stranieri in condizioni disagiate. Parlano loro di diritti e poi, se qualcuno riesce a ottenere la cittadinanza, passano a chiedere il voto. Le ispezioni fatte dalla Regione a Prato non fanno che peggiorare la situazione, perché di fatto legalizzano l'irregolarità: limitandosi a segnalare, senza prendere iniziative concrete, la Regione fa solo da sentinella e mette in guardia chi, una volta 'pizzicato', può cambiare zona e ricominciare".

La distribuzione di volantini è durata un paio d'ore: successivamente, la delegazione di Fratelli d'Italia si è spostata da via Pratese alla zona di Quaracchi. Le prossime tappe del tour toccheranno le zone toscane a maggiore densità di immigrazione e dove ci sono problemi di mancata integrazione.

IL “DECALOGO DEL RISPETTO" AI CINESI DELL'OSMANNORO E QUARACCHI

IL "DECALOGO DEL RISPETTO" AI CINESI DELL'OSMANNORO E QUARACCHI
Volantini con le regole di civile convivenza distribuiti in mercati, capannoni
e per le strade della Chinatown fiorentina: "Portiamo loro regole e doveri"

Firenze, 15 novembre 2014

C'erano due camionette della polizia a scopo precauzionale, ma non ce n'è stato bisogno: la prima giornata di distribuzione del "Decalogo del rispetto" – l'insieme di regole di civile convivenza che il gruppo regionale di Fratelli d'Italia ha preparato per ricordare agli stranieri i doveri da osservare per una migliore integrazione – è filata senza intoppi, anzi con un'inattesa curiosità da parte della numerosa comunità cinese che vive e lavora all'Osmannoro e a Quaracchi, spesso in condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie precarie.
A partire dalle 12, il capogruppo regionale Giovanni Donzelli e una delegazione del partito si sono recati lungo le strade della Chinatown fiorentina portando con loro il decalogo tradotto in lingua cinese. Gli organizzatori hanno distribuito i volantini in strada e si sono recati anche all'interno di negozi, capannoni, aziende e luoghi di ritrovo della zona. Ovunque, i cittadini cinesi hanno accettato il volantino e letto con curiosità. Non si sono registrati momenti di tensione, a riprova del fatto che l'iniziativa è stata generalmente percepita non come una provocazione ma come il porre l'accento su alcune regole dal cui rispetto anche la comunità cinese ha solo da guadagnare.
"Molti cinesi magari non sanno nemmeno che in Italia è vietato lavorare per 12 ore al giorno senza contratto, ferie o malattie – spiega Donzelli – e noi volevamo ricordare a chi viene schiavizzato dentro quelle aziende quali sono i diritti e quali i doveri che devono rispettare, altrimenti col buonismo della sinistra si ricordano solo i diritti e si fa finta che vada sempre tutto bene. Invece ci sono zone invase dall'abusivismo, dal degrado e alla sporcizia. Anche gli italiani dovrebbero rispettarle, è chiaro, ma almeno loro le conoscono: nel caso degli stranieri, invece, spesso alcuni comportanti che in Italia sono sbagliati vengono coltivati perché ritenuti del tutto normali nel Paese d'origine. La buona accoglienza? E' normale: chi si è scandalizzata è solo la sinistra del finto buonismo, anche perché c'è chi sugli immigrati ci lucra. Ciò che facciamo noi dovrebbero in realtà farlo le associazioni strapagate dalle istituzioni che dovrebbero occuparsi dell'integrazione e invece preferiscono lasciarli in queste condizioni. Gli parlano di diritti e poi, se trovano la cittadinanza, gli chiedono il voto. E le ispezioni fatte dalla Regione a Prato non fanno che peggiorare la situazione, perché legalizzano l'irregolarità: limitandosi a segnalare, senza prendere iniziative, non fa che da sentinella per mettere in guardia chi, una volta 'pizzicato' può cambiare zona e ricominciare".
La distribuzione di volantini è durata un paio d'ore: successivamente, la delegazione di Fratelli d'Italia si è spostata da via Pratese alla zona di Quaracchi. Le prossime tappe del tour toccheranno le zone toscane a maggiore densità di immigrazione e dove ci sono problemi di mancata integrazione.


Ufficio stampa Gruppo regionale FdI
Duccio Tronci 338.6250252
Marco Gemelli 338.5624777

Badia Prataglia, Donzelli ad Arezzo al fianco di residenti e commercianti

BADIA PRATAGLIA, DONZELLI AD AREZZO AL FIANCO DI RESIDENTI E COMMERCIANTI
"Ovunque c'è grande preoccupazione per l'arrivo di 100 immigrati nel paese,
è un'invasione che sconvolge gli equilibri sociali ed economici della zona
Arezzo, 15 novembre 2014

C'era anche il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, stamattina ad Arezzo per protestare contro l'arrivo di cento profughi nel paese montano di Badia Prataglia (Ar), dove nel frattempo tutti i negozi e i pubblici esercizi sono rimasti chiusi. Commercianti e i residenti si sono ritrovati ad Arezzo per manifestare davanti alla Prefettura, contro la decisione di inviare un centinaio di immigrati a soggiornare presso l'hotel Belvedere, a spese dei contribuenti, in un paese che conta solo poche centinaia di anime: "Per i residenti e i commercianti della zona – spiega Donzelli – l'arrivo di tanti immigrati ha il sapore di un'invasione insostenibile, che rischia di mettere tutti in ginocchio, anche perché il paese vive di turismo grazie alla serenità che può garantire la montagna. Così vengono sconvolti gli equilibri sociali ed economici: chi ha pensato di inviare queste persone in una realtà così piccola vive completamente fuori della realtà".
Già la settimana scorsa Donzelli si era recato a Badia Prataglia per raccogliere testimonianze presso la popolazione, insieme al responsabile provinciale del partito Federico Dini. I due hanno visitato la zona, confrontandosi di persona con le realtà locali, parlando sia con la popolazione che con le forze dell'ordine.


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venerdì 14 novembre 2014

Lucca: lo spreco dei 6000 euro per le acciughe finisce in Regione

LUCCA: LO SPRECO DEI 6000 EURO PER LE ACCIUGHE FINISCE IN REGIONE
I consiglieri Fdi: "Abbiamo chiesto di accedere agli atti, vogliamo capire
se questa assurda vicenda ha davvero comportato un esborso di denaro pubblico"

Lucca, 14 novembre 2014

"Abbiamo già presentato richiesta di accesso agli atti, per cercare di capire se davvero la Regione Toscana ha speso 6000 euro di soldi pubblici per mandare a processo due vasetti d'acciughe a Lucca, come riporta il quotidiano Il Tirreno". E' quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Marina Staccioli insieme al capogruppo Giovanni Donzelli e al collega Paolo Marcheschi, all'indomani della notizia della causa presentata in appello dalla Regione per ottenere il pagamento di una multa da 600 euro sborsando alla fine dieci volte tanto in spese legali. "Stiamo cercando di capire ogni singolo passaggio di questa vicenda – spiegano – perché sarebbe assurdo che la Regione abbia effettivamente speso denaro pubblico per ricorrere in appello su una vicenda che ha al centro due vasetti d'acciughe trovati senza etichetta in un circolo culturale di Lucca".


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giovedì 13 novembre 2014

Carrara, lettera dei pompieri ignorata: Rossi costretto a rispondere

CARRARA, LETTERA DEI POMPIERI IGNORATA: ROSSI COSTRETTO A RISPONDERE
"Cos'ha fatto la Regione dopo che i Vigili del Fuoco mettevano in guardia sulla sicurezza? Vogliamo trovare le responsabilità politiche di quanto è accaduto"

Firenze, 14 novembre 2014

Un'interrogazione per chiedere "cos'ha fatto la Regione Toscana dopo che il 26 gennaio 2013 i Vigili del Fuoco di Massa Carrara avevano lanciato l'allarme sulla stabilità dell'argine del torrente Carrione" e per sapere se "la Commissione d'inchiesta nominata dal governatore Enrico Rossi verificherà anche le responsabilità tecniche della Regione". E' quanto hanno presentato i consiglieri regionali Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, all'indomani delle polemiche dopo l'esondazione del torrente (la quarta in pochi anni) e i conseguenti allagamenti nella zona di Carrara. La vicenda sarà al centro del "question time" di martedì in Consiglio regionale. "La Regione – spiegano i tre – tramite il Dirigente Ufficio per la Tutela dell'Acqua e del Territorio era a conoscenza del fatto che l'argine del Carrione non era in sicurezza, eppure il governatore si erge a giudice e censore dell'operato altrui lanciando accuse con toni e parole gravi".
In merito alla Commissione d'inchiesta amministrativa nominata da Rossi, i consiglieri incalzano: "Vogliamo sapere se ha un mero scopo assolutorio oppure se verificherà anche le responsabilità tecniche della Regione e quelle politiche del presidente stesso".
Sulla gestione dell'emergenza nelle zone alluvionate, infine, Fratelli d'Italia ha raccolto le firme e ottenuto una Commissione d'inchiesta consiliare.


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lunedì 10 novembre 2014

Badia Prataglia, 100 immigrati in arrivo: “Scelta fuori dalla realtà”

BADIA PRATAGLIA, 100 IMMIGRATI IN ARRIVO: "SCELTA FUORI DALLA REALTA'"
"Ho parlato con la gente e le forze dell'ordine: c'è grande preoccupazione
Pare che l'hotel non sia a norma. Agli extracomunitari rifaremo pure i letti?"

Badia Prataglia (Arezzo), 10 novembre 2014

"Badia Prataglia e tutto il Casentino sono preoccupati dall'invasione di immigrati che ci sarà nei prossimi giorni, quando circa 100 extracomunitari saranno ospitati all'hotel Bellavista. Chi ha pensato di inviare queste persone in una realtà così piccola vive completamente fuori della realtà". A denunciare il fatto sono il capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, e il responsabile provinciale del partito Federico Dini. I due hanno visitato oggi la zona, confrontandosi di persona con le realtà locali, parlando sia con la popolazione che con le forze dell'ordine: "Abbiamo ascoltato la gente, la popolazione di Badia Prataglia è impaurita e non capisce questa decisione - sottolineano Donzelli e Dini - si tratta di una situazione insostenibile. La gente è perplessa anche per il fatto che nella vicina cittadina di Montemignaio, Comune sempre in provincia di Arezzo - proseguono i due esponenti di Fratelli d'Italia - è già realtà un caso simile. E nell'albergo dove vengono ospitati gli immigrati usufruiscono pure di un servizio di cameriere, che ogni mattina puliscono le loro camere e rifanno i letti". "Ci risulta inoltre che la struttura che dovrà ospitare gli immigrati di Badia Prataglia non sia a norma - concludono Donzelli e Dini - si tratta di una situazione allucinante sulla quale chiediamo le amministrazioni locali di fare immediatamente chiarezza, per dare ai cittadini la tranquillità e la sicurezza che meritano".


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sabato 8 novembre 2014

Livorno, la Regione intervenga per “ripulire” l’ospedale

Dopo le segnalazioni sulla presenza molesta di accattoni, senzatetto e abusivi
Livorno, la Regione intervenga per "ripulire" l'ospedale
I consiglieri FdI: "Nel bluff del modello toscano di sanità c'è anche la cattiva gestione degli ingressi e degli spazi di transito per chi frequenta le strutture"

Livorno, 8 novembre 2014

"E' assurdo che tutti coloro che entrano all'ospedale di Livorno siano quotidianamente assediati da senzatetto, accattoni e parcheggiatori abusivi, la Regione deve intervenire insieme al Comune per 'ripulire' l'area e garantire decoro e sicurezza agli operatori sanitari e a chi viene a trovare i degenti". E' quanto chiede il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, insieme ai consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, dopo le notizie sulla recrudescenza del fenomeno sia all'ingresso principale di viale Alfieri sia sul retro della struttura. "Chiunque si rechi in ospedale, sia per motivi di lavoro che in visita ai malati – spiegano i tre – deve fare uno slalom tra senzatetto e rom che chiedono l'elemosina, per poi trovarsi a dover pagare un balzello ai parcheggiatori abusivi. Nel caso di Livorno si legano diverse questioni che da tempo solleviamo anche noi: il caro-sosta nei parcheggi davanti ai nosocomi e il pedaggio 'parallelo' che gli automobilisti devono pagare ai venditori abusivi, più le cattive condizioni igienico-sanitarie causate da chi staziona tutto il giorno all'ingresso dell'ospedale per chiedere l'elemosina ai passanti".
"Nel bluff del modello toscano di sanità che tanto viene sbandierato dal governatore Enrico Rossi e dall'assessore alla salute Luigi Marroni – continuano i Fratelli d'Italia - c'è anche la cattiva gestione degli ingressi e degli spazi di transito: sono inutili eventuali scaricabarile sulle responsabilità, non è tollerabile pensare che l'odissea quotidiana degli operatori e dei livornesi possa continuare nel silenzio delle istituzioni. Chiediamo che la Regione faccia la sua parte nel ripristinare condizioni di vivibilità sia all'interno dell'ospedale che nelle sue pertinenze, collaborando con il Comune per migliorare anche le immediate vicinanze".


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giovedì 6 novembre 2014

Carrara, necessario che indaghi una Commissione consiliare

CARRARA, NECESSARIO CHE INDAGHI UNA COMMISSIONE CONSILIARE
I consiglieri FdI: "La Commissione amministrativa può trovare i responsabili
tecnici dell'accaduto, ma a noi interessano anche le responsabilità politiche"

Carrara, 6 novembre 2014

"Ben venga la Commissione d'inchiesta amministrativa, ma non basta: sui fatti di Carrara chiediamo che venga istituita una Commissione consiliare, per far luce su eventuali responsabilità politiche". E' quanto dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, Marina Staccioli e Paolo Marcheschi dopo l'ennesimo allagamento avvenuto a Carrara e la decisione, da parte del governatore, di nominare una commissione amministrativa (composta dall'avvocatura della Regione e da ingegneri) per stabilire perché è crollato l'argine sul torrente Carrione, da poco collaudato. "Quella commissione – spiegano i tre – può servire a far luce sulle cause e sui responsabili tecnici dell'accaduto, ma crediamo sia indispensabile una commissione in grado di individuare responsabilità su altri livelli". E sulle 234 opere da realizzare con lo SbloccaItalia "vigileremo sull'affidamento dei lavori annunciato dal presidente Rossi. Concordiamo che è necessario snellire l'iter, ma controlleremo che non sia la scusa per far lavorare le solite imprese amiche".


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martedì 4 novembre 2014

Alberi, la Regione salvaguardi il patrimonio monumentale

ALBERI, LA REGIONE SALVAGUARDI IL PATRIMONIO MONUMENTALE
FdI: "Chiediamo che non si verifichino più scempi come in viale Morgagni"
Firenze, 4 novembre 2014

"La Regione si faccia parte attiva per salvaguardare il patrimonio ambientale costituito dagli alberi monumentali di viale della Rimembranza e di viale Morgagni ed evitare il ripetersi di simili scempi ambientali provvedendo altresì alla verifica delle autorizzazioni di cui è titolare la Soprintendenza ai Beni ambientali". E' quanto chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, che hanno portato in Consiglio una mozione ad hoc, in occasione della proposta di legge n. 296 sulla valorizzazione del ruolo della Toscana nel periodo risorgimentale ai fini del conseguimento dell'Unità nazionale. "Non è possibile che alberi monumentali vengano abbattuti senza l'assoluta certezza di operare entro i canali della legalità: la Regione, quale ente finanziatore della tramvia di Firenze, eviti che in futuro si verifichino scempi come quello in viale Morgagni e viale della Rimembranza. Nonostante gli esposti delle associazioni cittadine i lavori sono andati avanti – spiegano i tre, in occasione della ricorrenza odierna – ma non è certo la prima volta che le amministrazioni locali operano senza i necessari permessi, salvo poi ritrovarsi a risponderne in tribunale".


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Salviamo il Carnevale, ma Viareggio segua l’esempio di LuccaComics

SALVIAMO IL CARNEVALE, MA VIAREGGIO SEGUA L'ESEMPIO DI LUCCACOMICS
L'appello dei consiglieri FdI: "La Regione confermi il finanziamento per la festa,
ma che sia l'ultima volta: la manifestazione deve rendersi autosostenibile"

Viareggio, 4 novembre 2014

La Regione metta una toppa quest'anno e provveda a finanziare il carnevale di Viareggio, per evitare che a febbraio non si celebri la manifestazione. Ma dall'anno prossimo il Comune segua l'esempio virtuoso di LuccaComics e renda il proprio carnevale autosostenibile da un punto di vista economico. E' quanto chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, all'indomani delle voci secondo cui il finanziamento di 2,4 milioni di euro promesso dalla giunta Rossi non sarebbe formalmente confermato. "Chiediamo al governatore Rossi che confermi quanto prima in Finanziaria le risorse necessarie a salvare il carnevale – spiegano – ma che questa sia l'ultima volta: il commissario Pozzoli deve risolvere la questione in modo strutturale, perché Burlamacco è una delle poche risorse in grado di risollevare Viareggio ma deve essere autosufficiente". Il rischio è che, senza finanziamento regionale, il bando di concorso per i carristi possa trasformarsi in una nuova spesa senza copertura.


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lunedì 3 novembre 2014

La Regione paga le vacanze ai rom: 500 euro a persona e volo gratis

Con preghiera di pubblicazione

LA REGIONE PAGA LE VACANZE AI ROM: 500 EURO A PERSONA E VOLO GRATIS
Interrogazione FdI: "I soldi dei cittadini usati anche per il contributo affitto dei nomadi,
perché non destinarli ai tanti toscani che non arrivano a fine mese?"

Pisa, 3 novembre 2014

Una vacanza pagata dalla Regione Toscana, un "viaggio premio" per andare a trovare parenti e amici. E' il piano di rimpatrio assistito per i rom che il Comune di Pisa e la Regione (attraverso la Società della Salute) stanno attuando per far chiudere il campo nomadi della Bigattiera, alle porte di Tirrenia. Nel dettaglio, le istituzioni pagano il volo e un contributo fino a 1500 euro a famiglia per far tornare i rom in Macedonia, senza però alcuna garanzia che questi non facciano ritorno in Toscana. E per chi non gradisce il pacchetto vacanza la sinistra al governo propone un'alternativa altrettanto ghiotta: il contributo affitto pagato dalla Regione. "Una situazione paradossale, ben oltre i limiti del ridicolo – spiega il capogruppo di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, insieme ai consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, che sul tema hanno presentato un'interrogazione – se pensiamo che la Regione offre a 130 rom una vacanza strapagata mentre quei soldi potrebbero essere usati per aiutare migliaia di famiglie toscane che faticano ad arrivare a fine mese. Invece la sinistra preferisce offrire anche un contributo affitto ai rom che intendono restare a Pisa: ecco le vere priorità di chi governa in Toscana". I numeri sono inequivocabili: dopo aver tolto ai rom luce e scuolabus pur di mandarli via, adesso si propone loro il volo di sola andata e 200 euro a testa (fino a 1500 per nucleo familiare) con contributo ministeriale per andare in Macedonia, e ben 500 euro a persona pagati da Società della Salute e Croce Rossa. Per chi vuole restare, invece, c'è un sostegno sulle quote d'affitto di un alloggio. "Il beneficiario può tranquillamente andare in vacanza a trovare i parenti, incassare i 500 euro e spenderne 100 per tornare in Toscana con il primo pulmino. Un regalo di Natale in anticipo". "A Pisa abbiamo già sperimentato quanto siano fallimentari i 'patti' per il rimpatrio assistito dei rom – aggiunge Filippo Bedini, portavoce provinciale di FdI – che non possono essere vincolati, essendo cittadini europei. L'emergenza abitativa in città è già oltre i limiti tollerabili: come si va dicendo da tempo, è ora che a farsi carico di queste persone siano tutte le province toscane in quota parte, Pisa non può pagare per tutti".

Poco distante, a Pistoia, la Regione ha appena dato un contributo di 500mila euro per finanziare la costruzione di un campo Rom (provvisorio, peraltro) dove andranno a vivere appena 50 persone. Per ogni singola persona, la Regione spenderà dunque 10mila euro. "Un altro spreco di denaro pubblico" incalzano Donzelli, Marcheschi e Staccioli.

Uffico stampa Gruppo regionale FdI
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