martedì 18 gennaio 2011

RUBY: GIOVANE ITALIA "CHIEDERE LE DIMISSIONI DELLA MELONI E' DA VIGLIACCHI"

RUBY: DONZELLI (GIOVANE ITALIA) "CHIEDERE LE DIMISSIONI DELLA MELONI
E' DA VIGLIACCHI"

"Noi siamo abituati a confrontarci sul terreno delle idee e della
capacità di trasformarle in azioni. Leoluca Orlando a quanto pare è
abituato solo agli insulti ormai da anni. Gli italiani non dimenticano
di quando nel 1991 insultava Falcone e il suo modo di combattere la
mafia." Dichiara Giovanni Donzelli, portavoce deI giovani del PDL a
commento della richiesta di dimissioni del Ministro della Gioventù
arrivata dal portavoce dell'IDV Leoluca Orlando e dai giovani del PD.
"Giorgia Meloni al Governo è l'orgoglio di una intera generazione.
Giorgia è inattaccabile per usi, costumi e modalità di vita privata e
pubblica. - prosegue il portavoce della Giovane Italia- La presenza di
Giorgia al Governo e la sua stima in Berlusconi sono la garanzia della
bontà dell'operato del centrodestra al Governo. Probabilmente è per
questo che si arrabbiano tanto Leoluca Orlando e i giovani
democratici, vorrebbero descrivere un PDL in cui le giovani donne
servono solo come odalische per sollazzare il Premier. Giorgia Meloni,
con la sua storia e il suo stile di vita, è la riprova che il loro
film esiste solo nella loro fantasia. Per questo si sono accaniti con
lei che oggi ha difeso Berlusconi. Mi dispiace per Leoluca Orlando e
per i giovani del PD, ma nel PDL militano con passione e
disinteressatamente centinaia di migliaia di giovani che si battono
con trasparenza per trasformare sogni e idee in azioni concrete,
attraverso un'unica strada: il consenso. IDV e giovani democratici
vorrebbero liberarsi della Meloni con la scorciatoia dei comunicati
stampa e delle offese, rinunciando al confronto sul terreno del
consenso: un atteggiamento da vigliacchi." Conclude Donzelli.

RUBY: GIOVANE ITALIA "CHIEDERE LE DIMISSIONI DELLA MELONI E' DA VIGLIACCHI"

RUBY: DONZELLI (GIOVANE ITALIA) "CHIEDERE LE DIMISSIONI DELLA MELONI
E' DA VIGLIACCHI"

"Noi siamo abituati a confrontarci sul terreno delle idee e della
capacità di trasformarle in azioni. Leoluca Orlando a quanto pare è
abituato solo agli insulti ormai da anni. Gli italiani non dimenticano
di quando nel 1991 insultava Falcone e il suo modo di combattere la
mafia." Dichiara Giovanni Donzelli, portavoce deI giovani del PDL a
commento della richiesta di dimissioni del Ministro della Gioventù
arrivata dal portavoce dell'IDV Leoluca Orlando e dai giovani del PD.
"Giorgia Meloni al Governo è l'orgoglio di una intera generazione.
Giorgia è inattaccabile per usi, costumi e modalità di vita privata e
pubblica. - prosegue il portavoce della Giovane Italia- La presenza di
Giorgia al Governo e la sua stima in Berlusconi sono la garanzia della
bontà dell'operato del centrodestra al Governo. Probabilmente è per
questo che si arrabbiano tanto Leoluca Orlando e i giovani
democratici, vorrebbero descrivere un PDL in cui le giovani donne
servono solo come odalische per sollazzare il Premier. Giorgia Meloni,
con la sua storia e il suo stile di vita, è la riprova che il loro
film esiste solo nella loro fantasia. Per questo si sono accaniti con
lei che oggi ha difeso Berlusconi. Mi dispiace per Leoluca Orlando e
per i giovani del PD, ma nel PDL militano con passione e
disinteressatamente centinaia di migliaia di giovani che si battono
con trasparenza per trasformare sogni e idee in azioni concrete,
attraverso un'unica strada: il consenso. IDV e giovani democratici
vorrebbero liberarsi della Meloni con la scorciatoia dei comunicati
stampa e delle offese, rinunciando al confronto sul terreno del
consenso: un atteggiamento da vigliacchi." Conclude Donzelli.

sabato 1 gennaio 2011

BATTISTI: “LA TOSCANA INTERROMPA GLI AIUTI AL BRASILE”

BATTISTI: DONZELLI, MUGNAI, BARTOLOMEI (PDL) "LA TOSCANA INTERROMPA
GLI AIUTI AL BRASILE"
-I fondi stanziati siano devoluti invece a inziative contro il
terrorismo e a favore delle vittime-

"Stop della Toscana agli aiuti in Brasile finchè non concederanno
l'estradizione a Battisti" La richiesta arriva dai consiglieri
regionali del PDL Giovanni Donzelli, Stefano Mugnai e Salvadore
Bartolomei. "All'apertura degli uffici dopo le feste di Capodanno
presenteremo la mozione che abbiamo preparato e che chiederemo di
discutere urgentemente in Consiglio Regionale. Battisti è un criminale
condannato in tutti i gradi di giudizio per omicidi, rapine, sequestri
e altri fatti di sangue legati al terrorismo politico. Non può essere
considerato un rifugiato politico. Non ha condanne per reati di
opinione, ma per reati di sangue. Le Istituzioni devono ribellarsi
anche con i fatti non solo con le parole."
"In modo particolare negli ultimi anni, la Regione Toscana ha
dimostrato un crescente impegno al fine di favorire progetti per lo
sviluppo locale sostenibile in Brasile- spiegano i consiglieri del
PDL- tra le molte inziative c'è anche il programma Brasil Proximo che
costa 6 milioni e settecentosettantamila euro di soldi pubblici e a
cui partecipa la Regione Toscana insieme alla Farnesina e ad altre
quattro Regioni: Umbria, Emilia, Marche e Liguria."
"Nella nostra mozione citiamo le parole del Presidente della
Repubblica, di esponenti di Governo e dell'opposizione. Ma soprattutto
le vittime del terrorismo e i funzionari di dei funzionari di polizia
dell'ANFP che hanno chiesto alle Istituzioni di sospendere i
finanziamenti pubblici per progetti di cooperazione con il Brasile.
Noi chiediamo anche che i fondi stanziati e non ancora utilizzati
siano impegnati per iniziative contro il terrorismo e per sostenere le
vittime della violenza politica" Concludono Donzelli, Mugnai e
Bartolomei


A seguire il testo della mozione.
Preso Atto che il Brasile ha negato l'estradizione a Cesare Battisti.
Ricordato che Cesare Battisti negli anni '70 entrò nei Proletari
armati per il comunismo con cui compì diverse azioni di terrorismo.
E'stato condannato in tutti e tre i gradi di giudizio all'ergastolo
per quattro omicidi, rapine e sequestro di persona, evase nel 1981 dal
carcere di Frosinone per rifugiarsi in Francia. Nel giugno 2004 la
Corte d'appello di Parigi accolse la richiesta di estradizione. In
attesa della decisione, Battisti fuggì in Brasile dove nel marzo del
2007 venne arrestato su richiesta dell'Italia. Il 16 aprile la Corte
Suprema brasiliana ha depositato la sentenza nella quale autorizzava
l'estradizione dell'ex terrorista, lasciando la decisione ultima al
presidente Lula da Silva che nell'ultimo giorno del proprio mandato ha
negato l'estradizione
Considerato che la condanna della decisione del Brasile è stata ad
ogni livello Istituzionale unanime e traversale a tutti gli
schieramenti politici tanto che il ministro degli Esteri Franco
Frattini ha richiamato l'ambasciatore italiano presente in Brasile, il
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato "la
decisione del Presidente Lula ha suscitato in me profonda delusione,
amarezza e contrarietà". Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
ha dichiarato: "esprimo profonda amarezza e rammarico per la decisione
del Presidente Lula di negare l'estradizione del pluriomicida Cesare
Battisti nonostante le insistenti richieste e sollecitazioni a ogni
livello da parte italiana. Si tratta di una scelta contraria al più
elementare senso di giustizia.", Antonio Di Pietro, leader
dell'Italia dei Valori, ha detto "è mortificante come il Brasile
consideri diritto d'asilo la pretesa di impunità di un assassino. Ci
auguriamo che questa storia non finisca qui", . Il presidente del
forum Esteri del Pd Piero Fassino ha dichiarato ''La non concessione
dell'estradizione a Cesare Battisti e' una scelta sbagliata, fondata
sulla sottovalutazione delle gravi responsabilita' penali di Cesare
Battisti che ha concorso ad atti di violenza e di terrorismo che hanno
seminato morte, dolore e sofferenza. Reati per i quali Battisti e'
stato condannato in ben tre gradi di giudizio e dove, peraltro, ha
potuto avvalersi di tutti gli strumenti di difesa previsti dalla legge
italiana. Per questo rivolgiamo un ennesimo ed estremo appello alle
autorita' brasiliane perche' riesaminino la loro decisione e
sollecitiamo il nostro governo a compiere ancora tutti i passi utili e
necessari in questa direzione''
Preso atto delle parole delle vittime e dei familiari delle vittime e
l'appello dei funzionari di polizia dell'ANFP a "sospendere i
finanziamenti pubblici per progetti di cooperazione con il Brasile"
Considerato che, come si legge nel Decreto N° 587 del 16 Febbraio
2009, "in modo particolare negli ultimi anni, la Regione Toscana ha
dimostrato un crescente impegno al fine di favorire progetti per lo
sviluppo locale sostenibile in Brasile e la promozione reciproca dei
territori, con particolare riguardo alla collaborazione tra i sistemi
produttivi di innovazione e di ricerca;"

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n.325 del 28.04.2008 che
autorizzava, al punto 3 del
dispositivo, secondo quanto esplicitato al punto 3 in narrativa, tra
gli altri, la presentazione del
Progetto: "Supporto allo sviluppo locale integrato in Brasile per il
cofinanziamento del Ministero
degli Affari Esteri;

Viste le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 309 del 20.05.2009
"Piano regionale della
cooperazione internazionale e attività di partenariato 2007-2010 -
documento di attuazione 2009"
(All. A paragrafo 1.2.1 - America Latina - punto d) e n. 436 del
25.05.2009 "L.R. 17/2009. P.I.R.
"Brasil Proximo". Cofinanziamento regionale. Determinazioni" con le
quali si autorizzava, visto
l'esito positivo della domanda per il cofinanziamento da parte del
Ministero degli Affari Esteri, il
cofinanziamento della Regione Toscana e si procedeva all'impegno delle
somme relative agli anni
2009, 2010 e 2011, per un importo complessivo di Euro 203.100,00;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 506 del 15-giugno
2009 con la quale si prende atto
dell'avvenuta approvazione da parte del Comitato Direzionale del
Ministero degli Affari Esteri,
con decisione AID - Delibera della Giunta Regionale n.231 del
9/12/2008 del Programma di
cooperazione decentrata "Brasil Proximo - Cinque Regioni italiane per
lo Sviluppo Locale
Integrato in Brasile"; e si approva lo schema di Accordo di
partenariato tra le Regione Toscana, la
Regione Emilia-Romagna, la Regione Marche, la Regione Liguria e la
Regione Umbria;

Considerato che il progetto "Programma BRASIL PROXIMO. cinque regioni
per lo sviluppo locale
integrato in Brasile", così come approvato dal comitato direzionale
per la Cooperazione allo
Sviluppo del Ministero Affari Esteri ha un valore complessivo di EURO 6.770.000,00
(seimilionisettecentosettantamila/00), di cui il cofinanziamento
triennale da parte del MAE, nella
misura del 70%, è di EURO 4.739.000,00
(quattromilionisettecentotrentanovemila/00), il
cofinanziamento triennale da parte delle Regioni, nella misura del 30% è di EURO
2.031.000,00(duemilionitrentunomila/00) e che quindi l'apporto
complessivo di ciascuna delle
regioni partner ammonta a 406.200,00 (quattrocentoseimiladuecento/00),
e che il finanziamento di
ciascuna regione potrà essere coperto fino al 50% in apporti non
monetari (in kind);

Preso atto delle motivazioni con le quali la Giunta Regione Toscana
con deliberazione n. 804 del 9
settembre 2010, sulla base dei rilievi del Ministero degli Affari
Esteri, la Regione Toscana, ha
deciso di assumere l'onere della gestione in forma diretta della
implementazione delle azioni del
progetto e della conseguente ridefinizione dello schema di convenzione
precedentemente
approvato;
Preso atto che il cofinanziamento complessivo nei tre anni per la
Regione Toscana è così ripartito:
- per il 2010: EURO 57.087,50 in apporti monetari ed EURO 57.087,50 in
apporti non monetari (in
kind);
- per il 2011: EURO 93.987,50 in apporti monetari ed EURO 93.987,50 in
apporti non monetari (in
kind);
- per il 2012: EURO 52.025,00 in apporti monetari ed EURO 52.025,00 in
apporti non monetari (in
kind);
per un totale di EURO 203.100,00 in apporti monetari e 203.100,00 in
apporti non monetari.

Preso atto che il Progetto "Brasil Proximo" prevede come Obiettivo
"Promuovere processi di sviluppo integrato, sostenibile ed equo al
fine di migliorare le condizioni sociali ed economiche della
popolazione dei territori d'intervento valorizzando la c.d."governance
multilivello" e le sinergie fra pubblico, privato e società civile,
attraverso il rafforzamento delle competenze e professionalità locali,
all'interno di linee di sviluppo locale riguardanti fenomeni sociali,
occupazionali, ambientali, industriali e turistici.

IL CONSIGLIO DELLA REGIONE TOSCANA

- Si riconosce nelle parole del Presidente Napolitano ed esprime
quindi profonda delusione, amarezza e contrarietà per la decisione del
Presidente Lula di negare l'stradizione a Cesare Battisti
- Invita il Presidente a sospendere qualsiasi rapporto di cooperazione
e aiuto allo sviluppo con il Brasile fin tanto che non verrà concessa
l'estradizione a Cesare Battisti, compreso anche la propria
partecipazione al programma BRASIL PROXIMO e a utilizzare i fondi
stanziati e non ancora utilizzati per iniziative tese a sostenere le
vittime del terrorismo e campagne di informazione tra i giovani sui
danni creati dal terrorismo, contro la violenza in genereale e in
particolare nella politica.
- Invita il Governo e le altre Regioni coinvolte nel programma Brasil
Proximo a fare altrettanto