Dalla Regione finanziamenti di decine di migliaia di euro senza gara
"Solo nel mese di agosto in provincia di Firenze la Regione ha
distribuito, senza alcun bando, decine e decine di migliaia di euro
per iniziative ritenute culturali. Soldi finiti, con ogni probabilità,
ai soliti amici degli amici della sinistra".
Così i consiglieri regionali Giovanni Donzelli e Nicola Nascosti in
merito ad alcuni finanziamenti, senza bando di gara, destinati negli
ultimi venti giorni a progetti in ambito culturale e sociale.
"Ad esempio 47500 euro sono stati stanziati per la Compagnia teatrale
Giallomare Minimal Teatro che opera nell'Empolese Valdelsa; 13mila
euro sono stati stanziati alla compagnia Krypton di Scandicci per un
laboratorio 'di formazione creativa sul teatro multidisciplinare' dal
simbolico nome 'Clan + destini - ', nato insieme ai tunisini sbarcati
a Lampedusa e accolti in Toscana; altri 6100 euro alla FLOG per un
concorso per musicisti africani in Italia. Si tratta del solito giro
di menestrelli al seguito della sinistra che con atteggiamento
radical-chic affrontano temi che ritengono sociali. Il presidente
Rossi è libero di aiutare chi vuole, ma lo faccia con i soldi suoi non
con quelli dei toscani", attaccano i consiglieri regionali.
"A Firenze e provincia operano migliaia di associazioni di
volontariato e culturali. Sono moltissimi i laboratori teatrali di
altissimo valore. Perchè devono tutti faticare tra mille iniziative,
sottoscrizioni e sacrifici a far quadrare i conti mentre solo altri
soggetti, di certo vicini alla sinistra, ricevono migliaia e migliaia
di euro di finanziamento, senza peraltro partecipare a nessun bando o
ad alcuna gara che selezioni la qualità e il merito di questi
progetti? Tutto ciò è limitante nei confronti della cultura che deve
poter crescere liberamente senza distorsioni e favoritismi per alcuni
operatori scelti", incalzano gli esponenti del PdL.
"Questi sono veri e propri sprechi che dovremmo eliminare in un
periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Gli amici alla
corte della sinistra che suonano, recitano e cantano sono liberi di
farlo a proprie spese confrontandosi con il parere del pubblico. Se
hanno riscontro di pubblico e successo avranno avanti, altrimenti
chiuderanno. Esattamente come fanno tutti gli altri del settore che
magari non aggiungono la sfumatura extracomunitaria per darsi un
atteggiamento solidale e politically correct", concludono Donzelli e
Nascosti.