giovedì 31 gennaio 2013

Forteto:"Ispezione governativa per salvare lavoratori da schiavismo"

Forteto: Donzelli (FDI) "Ispezione governativa per salvare lavoratori
da schiavismo"

"Dopo un dibattito particolarmente animato in commissione ho ottenuto
dal Consiglio Regionale la richiesta al Governo di una ispezione
urgente alla Cooperativa Il Forteto per verificare gli interventi
necessari per salvare i lavoratori dal violento schiavismo e al tempo
stesso tutelare la realtà economica con il suo indotto".
"Avevo proposto una mozione in cui si chiedeva al governo il
commissariato urgente, ma la maggioranza aveva ipotizzato un lungo
periodo di approfondimento con anche numerose audizioni: purtroppo le
condizioni disumane di sfruttamento lavorativo e di sottomissione
psicologica di cui siamo venuti a conoscenza non ci permettono di
perdere un solo secondo. Ben venga quindi la mediazione raggiunta: io
ho ritirato la mia mozione e tutti insieme abbiamo chiesto l'ispezione
immediata del Governo"
"Il Forteto non è solo il luogo degli atroci abusi su minori e
disabili. Dai lavori della commissione regionale d'inchiesta è emerso
chiaramente
però che il prestigio economico della ricca realtà produttiva è
conseguenza di sfruttamento lavorativo e di violazione di elementari
diritti umani. Dai verbali della commissione emerge che nella
cooperativa vengono sistematicamente calpestate le più elementari
norme a tutela del lavoro, dei diritti umani e delle norme fiscali:
bambini costretti a lavorare la notte prima di andare a scuola,
lavoratori chiusi per punizione nelle celle frigorifere, donne in
gravidanza costrette a lavorare, uomini sani e portatori di handicap a
lavoro 365 giorni l'anno senza ferie compreso Natale o ferragosto,
stipendi mai visti, finti periodi di sospensione dal lavoro per
incassare contributi statali, nessun orario e nessuno straordinario
riconosciuto economicamente." Attacca Giovanni Donzelli "Il tutto
accompagnato da sommari processi popolari serali, abusi fisici e
psicologici. Di fatto è un luogo di schiavismo".
"Il Governo con l'ispezione non potrà fare altro che commissariare
come prevede la normativa: è l'unica soluzione che permette di
tutelare i alvoratori e non perdere la realtà economica"
"Incredibile in tutto questo il completo silenzio in questi anni dei
sindacati, perchè non si sono accorti di niente? Ci interroghiamo
anche sul ruolo di controllo svolto dalle centrali di cooperative a
cui è affiliato Il Forteto" Conclude Donzelli

La Regione si dimentica di riscuotere 2 milioni dalla discarica abusiva a Calenzano

Donzelli e Marcheschi: "La Regione si dimentica di riscuotere 2
milioni dalla discarica abusiva a Calenzano"

"Una discarica abusiva di 47000 metri cubi esiste accertata dal 2004 a
Calenzano, senza che la Regione abbia mai preteso la riscossione dei
tributi conseguenti. La somma pare essere di 1 milione e 764mila euro
oltre gli interessi di questi quasi dieci anni. Praticamente 2 milioni
di euro evasi, accertati e mai pretesi." La denuncia arriva da
Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Toscana che
insieme a Paolo Marcheschi ha presentato oggi un'interrogazione
urgente in Regione.
La discarica si trova all'interno del "Consorzio Estrattivo La
Cassiana", costituito con delibera del Consiglio Comunale di
Calenzano. "Proprio alcuni componenti del consorzio dal 2003 segnalano
la grave irregolarità" Spiega Donzelli "La presenza della discarica
abusiva è stata in questi anni accertata anche dalla polizia
municipale di Calenzano e dall'ARPAT nel 2004, ma ad oggi niente si è
modificato e pare che la Regione si sia dimenticata di pretendere la
riscossione dei tributi previsti in questi casi."
"La Regione aumenta le tasse, taglia i servizi alla povera gente e
dimentica di riscuotere 2 milioni da una grande Spa? Se si trattava di
un semplice cittadino o un piccolo imprenditore Equitalia gli avrebbe
messo i sigilli per qualche centinaio di euro." Commentano Donzelli e
Marcheschi.

Per info:3398620341

A seguire il testo dell'interrogazione:


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: in merito ad una discarica abusiva nel comune di Calenzano


Preso atto
che alcuni componenti del CDA del "Consorzio Estrattivo La Cassiana",
costituito con delibera del Consiglio Comunale di Calenzano del 3
maggio 1999, in data 10 giugno 2003 hanno segnalato con raccomandata
protocollata al Sindaco del Comune di Calenzano la presenza di una
discarica abusiva su un terreno nella disponibilità del Consorzio e il
relativo pericolo.

Considerato
che in seguito a tale segnalazione in data 10.10.03 gli agenti di PM
di Calenzano effettuavano un sopralluogo i cui esiti venivano
riportati in una nota formale del Comune di Calenzano prot. n°27200
del 20.10.03 in cui si accerta che "esiste effettivamente un'area che
è stata adibita fino al 1998 circa a deposito discarica di materiali
inerti" e "si rilevava la presenza di sassi, terra e laterizi rotti.
Il sito risulta erbato ed ha grosso modo le dimensioni indicate nella
segnalazione (50 X 50 circa e x 9 di altezza)", che il sopralluogo
veniva effettuato alla presenza del proprietario che dichiarava a
verbale che "la discarica del materiale non era affatto incontrollata
o poiché proveniente da cantieri, scassi, demolizioni effettuati dalla
ditta Polistrade di Campi Bisenzio e conteneva circa 15.000 metri
cubi di materiale". Che la nota chiudeva "ravvisando violazione alle
norme edilizie, e per ulteriori verifiche sulla natura degli inerti
scaricati"

Preso atto
che l'esposto trasmesso all'ARPAT dal Comune di Calenzano datato
06.08.2003 (prot. ARPAT n°10/0015269 ESB7 del 12.08.2003) ha generato
accertamenti dell'ARPAT effettuati in data 19.05.04 nella cui
relazione in si prende atto che "dalle foto aeree acquisite presso la
Regione Toscana, Archivio Cartografico Fototeca, risulta evidente che
il riempimento rinvenuto sul Piazzale di cava è stato realizzato tra
il mese di Agosto 1996 e l'anno 2001" e che "presso il Comune di
Calenzano ufficio concessioni edilizie ed illeciti edilizi non esiste
nessuna autorizzazione, concessione o sanatoria per il riempimento
rinvenuto sul piazzale di Cava". Sul Piazzale lato torrente Marina è
depositato un "cumulo lungo circa 50 m, con volume certamente
superiore a 20 metri cubi" e che "il materiale rinvenuto non è
presente sul registro di carico e scarico visionato all'ingresso della
ditta" oltre a altri "rifiuti abbandonati".

Valutato
che nella nota di ARPAT si propone alla Provincia e al Comune di
"emettere atti impositivi nei confronti della ditta Poli Strade
S.p.a." tra le altre cose per adeguarsi alle norme nella gestione dei
rifiuti e dello scarico in acque superficiali. Per procedere alla
rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento ripristinando lo
stato dei luoghi. "In particolare, sia prevista l'asportazione del
terreno e degli altri materiali contaminati da oli e/o idrocarburi"

Vista
e richiamata la nota dell'ARPAT , servizio sub-provinciale Mugello
Piana di Sesto, del 2 luglio 2004 prot n°12/0002958 inviata anche al
Responsabile dell'Area Rifiuti e Bonifiche della Regione Toscana

Vista
l'ordinanza 146/04 emessa in data 2 settembre 2004 dal Comune di Calenzano

Preso atto
che la società La nuova Collerose S.r.l in data 28.10.2008 ha
inviato la documentazione citata all'ufficio tributi della Regione
Toscana ipotizzando una possibile evasione di imposta del tributo
speciale relativo alle discariche abusive come da L.r. 60/1996 da
parte della società Polistrade S.p.a;

Interrogano il Presidente per sapere:

-Se e in che data si è provveduto alla rimozione, all'avvio e al
recupero o allo smaltimento e al ripristino dello stato dei luoghi;
-Se si è verificata l'evasione di imposta come da LRT 60/1996 , in
caso affermativo se, in che data e con quali modalità è stato preteso
il credito nei confronti della società Polistrade spa;
-Se l'ufficio ambiente della Regione Toscana dopo aver ricevuto il
rapporto ARPAT nel 2004 ha trasmesso gli atti all'ufficio tributi. In
caso positivo in che data, in caso negativo per quale motivo;
-A quanto ammonta l'imposta del tributo speciale relativo alla vicenda
sovraesposta e se è verosimile la cifra stimata di quasi 2 milioni di
euro.


(G. Donzelli) (P. Marcheschi)

mercoledì 30 gennaio 2013

Rifiuti: "Rossi senza pudore ricorre contro il TAR per difendere la finanza amica sul pirogassificatore"

Rifiuti: Donzelli (Fratelli d'Italia) "Rossi senza pudore ricorre
contro il TAR per difendere la finanza amica sul pirogassificatore"

"Nei giorni dello scandalo MPS, dell'inchiesta TAV, dei bilanci
disastrosi della sanità a Massa e a Siena, Enrico Rossi senza alcun
pudore ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR per
aiutare la finanza amica del partito nella gestione del business rosso
dei rifiuti." Attacca Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli
d'Italia, rilanciando la notizia del ricorso della Regione alla
sentenza del TAR che aveva chiesto di smantellare il pirogassificatore
a Castelfranco di sotto.
"Prima che arrivasse lo stop dal Tar il progetto era stato bocciato
anche da una consultazione popolare pagata in parte dalla Regione, dai
comuni coinvolti e dal Consiglio e dalla Giunta Provinciale. I
cittadini avevano raccolto 9000 firme per fermare il progetto, ma
Rossi e il PD sono sempre andati avanti senza guardare in faccia a
nessuno. Per capire il perchè di tanta ostinazione è necessario
guardare chi sono gli attori di questa vicenda. La società che
progetta e realizza l'impianto è la NSE industry. Tra i suoi soci
troviamo Nicla Pucci, Presidente del cda e Amministratore delegato,
figlia di Serrano Pucci, sindaco di Capraia e Limite dal 1952 al 1980
per il PCI e moglie di un altro socio Claudio Vanni che è noto come
responsabile comunicazione di UNICOOP Firenze, i familiari Pucci
Sauro, Pucci Andrea e Pucci Luca, la 360 capital ONE SCA-SICAR,
società di Venture Capital avente sede legale in Lussemburgo, Micheli
Associati S.R.L società avente per presidente il finanziere milanese
Francesco Micheli, di cui le cronache si sono recentemente ocupate sia
per il suo forte impegno a favore del candidato sindaco Pisapia, sia
per la sua posizione all'interno della società Italgo, amministrata da
Anselmo Galbusera, l'azienda specializzata in security informatica che
è finita al centro delle indagini della procura di Napoli su quella
che è stata ribattezzata la P4. Inoltre tramite SICI S.r.l. sono soci
della NSE anche il Monte dei Paschi di Siena e la stessa Regione
Toscana e il responsabile dei rapporti con le Istituzioni per stessa
società è Agostino Fragai, ex assessore regionale alle riforme
istituzionali e al rapporto con gli enti locali nella giunta Martini
quando Rossi era assessore alla sanità. A completare il quadro l'area
di realizzazione è della WASTE RECYCLING S.p.A il cui vicepresidente è
Maurizio Signorini ex Sindaco di Santa Croce sull'Arno e dirigente
del PD"
"La spudoratezza di Rossi nell'usare avvocati pagati con fondi
pubblici e le stesse istituzioni pubbliche per tutelare le operazioni
imprenditoriali degli amici di partito nel business dei rifiuti è
indecorosa" Conclude il capogruppo di Fratelli d'Italia in Toscana
Giovanni Donzelli

MPS: "Rossi non può giocare a nascondino. Necessario il consiglio straordinario"

MPS: Donzelli e Marcheschi (FDI) "Rossi non può giocare a nascondino.
Necessario il consiglio straordinario"

"Il Governatore toscano Rossi discerne su Facebook di U2, Miss
Sarajevo, Berlusconi, fascismo e non dice una parola sul Monte dei
Paschi. Eppure la Regione che lui presiede nomina un componente ai
vertici della Fondazione, nel nostro bilancio abbiamo un derivato MPS
di oltre 30 milioni, le principali attività politiche sono realizzate
in collaborazione con la banca e il suo partito è lo stesso che nomina
praticamente tutti i vertici della Banca e della Fondazione bancaria.
Non può continuare a giocare a nascondino a lungo o al massimo, come
ha fatto in alcune interviste, chiedere a Mussari di rispondere degli
errori." Attaccano Donzelli e Marcheschi del gruppo Fratelli d'Italia
in Regione Toscana che insieme al PDL e alle altre opposizioni di
centrodestra hanno richiesto un consiglio regionale straordinario
sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena

mercoledì 16 gennaio 2013

Il Governo commissari la cooperativa Il Forteto. Luogo di schiavismo

Donzelli e Marcheschi (FdI) "Il Governo commissari la cooperativa Il
Forteto. Luogo di schiavismo"

"Il Forteto non è solo il luogo degli atroci abusi su minori e
disabili. Il Forteto è anche una ricca cooperativa agricola. Dai
lavori della commissione regionale d'inchiesta è emerso chiaramente
però che il prestigio economico è conseguenza di sfruttamento
lavorativo e di violazione di elementari diritti umani. Dai verbali
della commissione emerge che nella cooperativa vengono
sistematicamente calpestate le più elementari norme a tutela del
lavoro, dei diritti umani e delle norme fiscali: lavoratori chiusi per
punizione nelle celle frigorifere, donne in gravidanza costrette a
lavorare, uomini sani e portatori di handicap a lavoro 365 giorni
l'anno senza ferie compreso Natale o ferragosto, stipendi mai visti,
finti periodi di sospensione dal lavoro per incassare contributi
statali, nessun orario e nessuno straordinario riconosciuto
economicamente." Attaccano Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi
consiglieri regionali di Fratelli d'Italia. "Il tutto accompagnato da
sommari processi popolari serali, abusi fisici e psicologici.-
proseguono i consiglieri di Fratelli d'Italia- Di fatto è un luogo di
schiavismo"
"Incredibile il completo silenzio dei sindacati sul tema, perchè non
si sono accorti di niente? Ci interroghiamo anche sul ruolo di
controllo svolto dalle centrali di cooperative a cui è affiliato Il
Forteto - Proseguono Donzelli e Marcheschi- Le Istituzioni devono fare
tutto il possibile per salvare sia la realtà economica che i diritti
basilari dei lavoratori. L'unica soluzione è il commissariamento
governativo immediato." Concludono Donzelli e Marcheschi presentando
la richiesta in una mozione in Aula.

martedì 8 gennaio 2013

Toscana: Rossi è seduto su una impalcatura di menzogne e un conflitto personale

Donzelli (FdI) "Rossi è seduto su una impalcatura di menzogne e un conflitto personale"

"Rossi deve scusarsi con i Toscani e interrompere questa legislatura. Il suo potere si basa su una impalcatura di menzogne e su un grave conflitto personale". "Il Presidente Enrico Rossi dopo dieci anni da assessore alla Sanità, è stato candidato a governatore ed è stato eletto grazie alla vulgata dei conti in ordine nel sistema sanitario. Oggi è  evidente che era una bugia e che i conti non erano in ordine." ha attaccato Giovanni Donzelli capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana durante il dibattito sulla sfiducia al Presidente Rossi in seguito al buco sulla sanità di Massa,
"Hanno fatto credere di essere efficienti e buoni amministratori, invece oggi emerge che nel più benevolo dei casi Rossi è stato incapace di scegliere collaboratori e dirigenti onesti e fedeli al bene pubblico.- Prosegue Donzelli - Anche in Aula Rossi ha raccontato che l'inchiesta era nata grazie alla segnalazione di dirigenti capaci e onesti e alla denuncia da lui portata in Procura. Sono tre bugie. Primo: la Corte dei conti segnalò le anomalie nel novembre 2009 quando Rossi era ancora Assessore, secondo: dai quotidiani è emerso che l'inchiesta in Procura era aperta ben prima dell'esposto di Rossi e terzo i dirigenti che avevano segnalato l'anomalia sono stati tutti spostati." 
"Falso anche che Massa è un caso isolato, problemi sono emersi anche nei bilanci di Lucca e di Siena. Per l'ASL di Siena Rossi aveva assicurato ai toscani che era tutto regolare e che non c'era alcun deficit, ma soltanto un sottofinanziamento. Oggi scopriamo che lo stesso Direttore Generale della ASL senese insieme al Presidente dei revisori dei conti aveva invece presentato esposto in Procura proprio per anomalie nei bilanci, accusando il dirigente Grazioso, noto per aver lavorato per la KMPG nel revisionare i bilanci di Massa. Grazioso tra l'altro è stato assunto alla ASL senese direttamente, senza gara e senza selezione e nello stesso periodo il servizio di revisione esterna è stato affidato anche per la ASL di Siena alla stessa KPMG. In quegli anni a dirigere l'ASL senese e quindi diretta responsabile di questi avvenimenti era Laura Benedetto, oggi moglie del Governatore Enrico Rossi".
"Quale serenità e obiettività ha il governatore Rossi nel valutare vicende così delicate che coinvolgono l'operato di quella che oggi è la sua consorte?" Ha attaccato direttamente in Consiglio Regionale Giovanni Donzelli a nome di Fratelli d'Italia "Mentre noi parliamo di menzogne, bugie, omissioni e conflitti personali, le centinaia di milioni di euro che mancano dalla sanità vengono messi in conto ai cittadini. Ricordo ancora oggi che anche i malati di cancro sono costretti a pagare un odioso balzello di dieci euro per svolgere una analisi. A prescindere dalla gravità del male e dalle condizioni economiche" Conclude Donzelli

Per info: 3398620341


venerdì 4 gennaio 2013

Usata la posta della Regione per le primarie di SEL e PD

Toscana: Marcheschi e Donzelli (FdI) "Usata la posta della Regione per le primarie di SEL e PD"

E' una questione di principio: i dipendenti pubblici sono funzionari dello STATO, e NON FUNZIONARI di PARTITO -

 

 

Presentata dal gruppo FRATELLI D'ITALIA, nel Parlamento toscano, un'interrogazione urgente sul caso del dipendente ARPAT che avrebbe utilizzato la posta elettronica per fare campagna elettorale per le Primarie del centrosinistra. Chiesta un'indagine al Presidente Enrico Rossi.

"In data 27 dicembre alle ore 15:24, un dipendente della Regione Toscana, assunto presso ARPAT, pare abbia utilizzato la posta elettronica istituzionale (ed i relativi canali di diffusione dell'agenzia regionale),  per di più in presunto orario di lavoro, per promuovere messaggi prettamente di natura politica e propagandistica legati alle Primarie del centro sinistra e in particolare per fare campagna elettorale a favore di una collega Arpat candidata alle 'Primarie al parlamento italiano'di SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA' e propagandato l'esistenza della primarie PD" Dichiarano i Consiglieri regionali del neogruppo FRATELLI D'ITALIAPaolo MARCHESCHI e Giovanni DONZELLI – 

"Fare campagna elettorale e divulgare messaggi politici con mezzi e risorse delle pubbliche amministrazioni non è ammesso né tollerabile, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono funzionari dello STATO, non di partito –Proseguono Donzelli e Marcheschi – Addirittura c'è un regolamento approvato dalla stessa Regione Toscana che, adeguandosi alla normativa nazionale, vieta ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare la posta elettronica per diffondere messaggi che non siano prettamente legati alla propria mansione amministrativa. E fare campagna elettorale o dare indicazioni di voto non è certamente tra le mansioni che hanno i dipendenti ARPAT".

 "E' inammissibile e inopportuno che dipendenti pubblici utilizzino strumenti e sprechino tempo prezioso per gli interessi particolari e politici di qualcuno, anziché per la cosa pubblica e per i cittadini – commentano Marcheschi e Donzelli – Nell'interrogazione chiediamo che sia fatta luce sulla vicenda, e che si prendano provvedimenti (come previsto anche dal regolamento) per sanzionare il dipendente in questione. Inoltre, si chiede alla Giunta quali misure intenda adottare per evitare che comportamenti di questo genere si ripetano".




mercoledì 2 gennaio 2013

Comunicato stampa Fratelli d'Italia raccolta firme dimissioni Monti da Senatore a Vita

Firenze, 02 Gennaio 2013

COMUNICATO STAMPA

 

Monti: anche a Firenze la raccolta firme per dimissioni da senatore a vita.

Domani, 03 Gennaio  2013, parte in piazza anche a Firenze la raccolta firme per chiedere le dimissioni di Monti da Senatore a vita. L'iniziativa è promossa da Fratelli d'Italia, la nuova formazione di Centro Destra guidata da Meloni, Crosetto e La Russa.

"Se Monti vuole "salire" in politica- dichiarano i Consiglieri Regionali di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi - deve scendere dalla poltrona di Senatore a vita. Per questo insieme ai Consiglieri di Quartiere Matteo Fanelli, Giovanni Gandolfo e al Presidente provinciale di Azione Universitaria Angela Sorice, abbiamo lanciato una raccolta firme per chiedere le dimissioni di Monti da Senatore a vita. Nei prossimi giorni saremo nelle piazze delle principali città italiane con banchetti e gazebo contro il doppio ruolo di candidato e Senatore a vita di Monti. Basta con la casta politica che pretende il posto sicuro; chi intende presentarsi come capo di una coalizione deve candidarsi alle elezioni cercando la fiducia della popolazione- continuano Donzelli e Marcheschi- non fare il prestanome di qualche lista in cambio della garanzia di non perdere il posto. Al contrario, l'unica garanzia che hanno ottenuto gli italiani dopo il governo dei tecnici e' quella di non arrivare a fine mese e di rimanere soffocati da tasse sempre più elevate. Monti, candidandosi e mantenendo il seggio a vita è irrispettoso degli italiani chiamati a fare dei sacrifici.

L'appuntamento è per domani 3 Gennaio dalle ore 14:30 alle ore 18:00 in Via Roma (angolo via Tosinghi).

Per info:

Matteo Fanelli: 3336498516

Stefania Vivoli: 3357217776