martedì 29 marzo 2011

CASE POPOLARI E IMMIGRATI: DONZELLI, "GRAZIE AL PdL PRIORITA' AL NOSTRO TERRITORIO"

Firenze, 29 marzo 2011

Comunicato stampa

Approvate le nuove regole per gli alloggi ERP che premiano la
storicità della presenza in graduatoria

CASE POPOLARI E IMMIGRATI: DONZELLI, "GRAZIE AL PdL   PRIORITA' AL
NOSTRO TERRITORIO"

"Nessuna discriminazione verso gli immigrati, ma chi già c'era deve
avere una certa priorità"

"Sono troppi i toscani da decenni in graduatoria per una casa popolare
che si vedono ogni volta scavalcati dagli immigrati appena arrivati.
Era necessario intervenire, non per discriminazione, ma per giustizia
sociale".

A parlare è il consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli
soddisfatto dopo l'approvazione all'unanimità delle nuove norme in
materia di riconoscimento dei punteggi per la definizione delle
graduatorie di assegnazione delle case popolari. Modifiche che
prevedono 0,25 punti per ogni anno di presenza in graduatoria per i
richiedenti, non assegnatari, inseriti da almeno 4 anni nelle liste di
assegnazione comunali. Un criterio approvato oggi dal Consiglio
regionale raccogliendo e unificando le proposta di delibera 26 e 100,
la prima delle due presentata dal PdL lo scorso maggio.

Nello specifico, la proposta 26 (primo firmatario Giovanni Donzelli
insieme al Presidente del Gruppo regionale PdL Alberto Magnolfi)
introduce nella tabella B relativa all'art. 9 della L.R. n. 96/1996 il
criterio "rivoluzionario" della storicità di presenza in graduatoria.

"Siamo riusciti a ristabilire un minimo di equità tra i cittadini che,
a parità di requisiti, aspirano all'alloggio popolare e non riescono
ad ottenerlo da anni. Il criterio della storicità di presenza in
graduatoria supera, senza alcun tipo di razzismo o discriminazione, i
frequenti e spiacevoli casi in cui alcuni cittadini, spesso italiani,
pur avendone diritto, non riescono mai a vedersi assegnato l'alloggio
poiché ad ogni aggiornamento della graduatoria si trovano scavalcati
da nuovi richiedenti spesso provenienti da altre nazioni", spiega
Donzelli, secondo cui "per chi è regolarmente presente nel nostro
Paese, la nazionalità d'origine non può costituire elemento di
diversità e di discriminazione ma, al tempo stesso è importante
valorizzare la storicità di presenza sul nostro territorio e,
soprattutto, prospettare un futuro per i tanti cittadini italiani e
non che da anni, pur avendone pieno diritto per condizioni economiche
e sociali, non riescono ad usufruire degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica".

Solo su Firenze i dati del 2010 ci dicono che se scorriamo i primi 350
aventi diritto ma non assegnatari scopriamo che il 35,42% aveva già
partecipato ai bandi precedenti, e di questi ben il 68% è di origine
italiana. Nelle graduatorie di Pisa, tra gli aventi diritto del 2006,
324 erano già presenti nel 2003, di cui 258 italiani, il 79,63%.

"Questi dati portati ad esempio confermano come l'inserimento della
storicità di presenza in graduatoria tra i criteri di assegnazione
delle case popolari consentirà di premiare l'appartenenza dei
richiedenti ad uno specifico territorio comunale oltre a rafforzare il
legame civile e sociale con quella specifica comunità.

Un risultato importante – aggiunge il consigliere regionale – che
dimostra come l'opposizione del PdL in Toscana riesce ad essere
costruttiva e a portare a casa risultati culturalmente e socialmente
rilevanti, anche senza cedere ad alcun consociativismo e senza
rinunciare al proprio ruolo di verifica e controllo senza
infingimenti", conclude Donzelli.

Tra le modifiche approvate oggi alle regole per l'accesso alle case
popolari anche un sostegno in termini di punteggio per le giovani
coppie con figli e per chi sotto i quaranta anni perde il lavoro.