lunedì 25 aprile 2011

SOLIDARIETA' AL SEN.TOTARO, FIRENZE NON SI E' LIBERATA DALL'ODIO

25 APRILE: MINACCE DI MORTE AL SEN TOTARO, DONZELLI (PDL)
"SOLIDARIETA', FIRENZE NON SI E' MAI LIBERATA DALL'ODIO"


"Renzi nei discorsi ufficiali per il 25 aprile ha attaccato il Sen.
Achille Totaro e non ha detto una sola parola contro le minacce di
morte apparse al cimitero di Firenze nei confronti dello stesso
Totaro. Strano modo di festeggiare quella che potrebbe essere la data
della riconquistata pace e Democrazia in Italia. Altre scritte sono
comprase nella stessa notte a Firenze, alcune anche inneggianti
all'assassinio di Gentile. Quando si minaccia di morte un
rappresentante democraticamente eletto dal popolo, si minaccia la
Democrazia. Renzi ha sbagliato giorno, obiettivo e occasione per fare
polemica. Le eventuali parole che il Sindaco adesso dirà dopo essere
stato tirato in ballo non lo esimono dall'errore di aver fomentato
oviolenza. Solidarietà completa e incondizionata ad Achille. E'
evidente che Firenze non si è mai liberata dall'odio." Dichiara
Giovanni Donzelli, consigliere regionale del PDL e portavoce nazionale
della Giovane Italia

venerdì 15 aprile 2011

PDL: AZIONE UNIVERSITARIA, "BOCCHINO SE VUOLE FARE IL BECCHINO SI CONCENTRI IN FLI"

PDL: AZIONE UNIVERSITARIA, "BOCCHINO SE VUOLE FARE IL BECCHINO SI
CONCENTRI IN FLI"

"Azione Universitaria si presenta nelle elezioni universitarie di
tutti gli Atenei e continua a crescere praticamente ovunque. I giovani
di Bocchino e del suo segretario non sono riusciti ad oggi a creare un
gruppo nuovo in un solo Ateneo d'Italia. Nei rarissimi casi in cui
sono presenti si tratta di fuoriusciti da AU che non trovano nemmeno
le firme per presentare le liste, come accaduto a Firenze."
Risponde così Andrea Volpi, coordinatore nazionale di Azione
Universitaria a Italo Bocchino che ha definito morto il PDL basandosi
sui risultati universitari del Politecnico di Milano.
"Dove raccattano qualche manciata di voti, come al Politecnico di
Milano, non si tratta di nuovi militanti entrati in FLI perchè
affascinati dal tradimento finiano, ma di portaborse degli onorevoli
di FLI che si sono spostati dal PDL. Percorso questo che Bocchino
conosce bene dato che ha messo a capo dei giovani di FLI il suo
segretario.
Dispiace vedere che i giovani di Fli e il loro referente festeggino
dopo essere stati esclusi dagli organi centrali del Politecnico di
Milano pur avendo nel proprio gruppo un eletto uscente.
Questo a conferma che i pochi eletti universitari che hanno, erano
entrati con AU, ma se si presentano in FLI restano fuori dagli organi
accademici." Prosegue Andrea Volpi.
"Italo Bocchino adesso sogna di fare il becchino del PDL, dichiarando
morto il più grande partito d'Italia, ma l'unico partito che vedrà
morire sarà quello in cui milita, grazie proprio al suo instancabile
operato di
distruttore che fino ad oggi ha danneggiato nei fatti molto più Fini e
i finiani che il PDL. Se poi si aggrappa ai nemmeno eccellenti
risultati di un Ateneo su ottanta in tutta Italia per incoraggiare i
suoi giovani, vuol dire che è vicino alla disperazione." Aggiunge
Giovanni Donzelli, portavoce nazionale della Giovane Italia e
presidente nazionale di Azione Universitaria