mercoledì 30 luglio 2014

Donzelli (FdI-AN): "Fermate il libretto pro-lesbiche che insulta le donne eterosessuali"


Donzelli (FdI-AN): "Fermate il libretto pro-lesbiche che insulta le donne eterosessuali"

La Regione Toscana insiste a discriminare la famiglia tradizionale e gli eterosessuali.

"Anche nel documento di programmazione la Regione Toscana rivendica la 'lotta agli stereotipi di genere' nelle scuole. Nel concreto si distribuiscono librettini deliranti in cui si ridicolizzano uomini e donne eterossessuali e si discrimina la famiglia. Fermate la distribuzione di questi opusoli" attacca in Aula Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana a commento del documento di programmazione per il 2015, leggendo alcuni stralci dell'opuscolo "Non sono l'unica lesbica al mondo".
"In questo opuscolo- denuncia Donzelli- Si dice alle ragazze adolescenti che se si annoiano alle feste, se stanno bene con le amiche, sono sportive o hanno una amica con cui si confidano molto 'forse vale la pena di chiederti se per caso sei lesbica'. Ma quale ragazza al mondo non si è mai annoiata a una festa? E' follia" Attacca Donzelli
"Come se non bastasse si elencano i vantaggi dell'essere lesbica. Tipo: 'Invece di lavare i calzini di tuo marito potrai impiegare tempo per te stessa' e poi proverai un senso di liberazione ' dall'obbligo di vestirci e truccarci come le nostre amiche quando non ne abbiamo mai avuto alcuna voglia, liberazione da un futuro (fidanzamento, matrimonio, figlie/i) che la società e la famiglia prescrivono per tutte le ragazze.' e ancora 'essere lesbiche ti offre la grande possibilità di prendere in mano la tua vita e progettarla in piena autonomia'."
"Questi libretti sono un insulto alle donne che mettono su famiglia e così svolgono un ruolo fondamentale per la nostra società. Se questa è la lotta agli stereotipi di genere, siamo ferocemente contrari. Questa discriminazione sessista è fuorviante e pericolosa. E' da criminali distribuire certi libretti nelle scuole." Conclude in Aula Donzelli

Donzelli (Fdi): "Non si aspetti il morto. Chiudere subito la stanza del 'buco' alla Fortezza"

Donzelli (Fdi): "Non si aspetti il morto. Chiudere subito la stanza del 'buco' alla Fortezza"

"Situazione vergognosa, incredibile come ancora non ci sia morto nessuno. Chiudere subito la stanza del 'buco' alla Fortezza da Basso di Firenze" è quanto ha dichiarato Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, intervenendo sulla notizia apparsa questa mattina della presenza di un punto di ritrovo per tossicodipendenti proprio sotto l'ingresso della Fortezza.

"E' incredibile che chi amministra non si sia mai accorto di quello che succedeva là sotto – prosegue Donzelli – eppure le passerelle per il taglio dei nastri delle varie mostre si sono sprecate, ma questa è la Firenze di Nardella e Renzi dove chi vuole può andare sotto la Fortezza a farsi di eroina"

"La Fortezza – continua Donzelli – è il polo espositivo di Firenze, la cartolina delle esposizioni nel mondo e non può essere ridotta in questo modo".

"Il cuore nevralgico dell'economia fiorentina – chiosa Donzelli – passa da questa storica Fortezza che negli anni è diventato punto di aggregazione artistico e professionale, oggi è in mano alle dosi di droga di qualche tossico che si è impossessato di luoghi che andrebbero tutelati e vigilati".

"Non dimentichiamo – continua il capogruppo di FdI in Regione Toscana – che il lago dei cigni che costeggia la Fortezza è frequentato ogni giorno anche da tanti bambini e questa situazione è ancor di più intollerabile".

"Mi auguro – conclude Donzelli – che non si aspetti che qualcuno venga ritrovato cadavere per andare a chiudere quello scempio nel cuore di Firenze". 

martedì 29 luglio 2014

Lavoro: Donzelli (FDI) "La Regione Toscana ha tra le priorità per il 2015 cercare lavoro ai ROM. Ma i toscani senza lavoro devono morire?"

Lavoro: Donzelli (FDI) "La Regione Toscana ha tra le priorità per il 2015 cercare lavoro ai ROM. Ma i toscani senza lavoro devono morire?"


"Regione Toscana. Indirizzi e obiettivi per il 2015. Si legge testualmente a pagina 40 del DAP (Documento di Programmazione Annuale) 'Interventi tesi alla lotta all'esclusione sociale di soggetti di etnia ROM e SINTI soggiornanti nel territorio toscano mediante IL SOSTEGNO ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO.'  I toscani invece problemi lavorativi non li hanno? MA BASTA! Questo è razzismo contro gli italiani.
Prima di pensare all'inserimento lavorativo di ROM e SINTI, che tanto non lavoreranno mai, noi vorremmo pensare ai troppi nostri disoccupati toscani che, a differenza dei ROM, vorrebbero lavorare." Scrive su Facebook il Capogruppo in Regione Toscana di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale a commento del Documento preliminare al documento annuale di programmazione 2015 in votazione al Consiglio Regionale di oggi pomeriggio.
"La Regione Toscana ha tra le priorità per il 2015 cercare lavoro ai ROM. Ma i toscani senza lavoro devono morire?" Tuona Giovanni Donzelli annunciando battaglia in aula su questo punto e su altri temi, secondo Fratelli d'Italia, male affrontati nel DAP come la tutela della famiglia tradizionale, la lotta all'abusivismo, la valorizzazione della filiera corta dei prodotti agricoli e la semplificazione della macchina burocratica regionale.

giovedì 24 luglio 2014

L.Elettorale: Donzelli (FdI) "1000 emendamenti contro la legge Pa-Pa (Parisi-Parrini)"

L.Elettorale: Donzelli (FdI) "1000 emendamenti contro la legge Pa-Pa (Parisi-Parrini)"

-Nessun ostruzionismo se votano nostra legge per dare priorità agli italiani nelle case popolari-

"Quando mercoledì si riunirà la prima commissione per esaminare le proposte di legge elettorali, presenteremo 1000 emendamenti contro la legge Pa-Pa" Annuncia Giovanni Donzelli, capogruppo in Regione Toscana di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale a commento della proposta di riforma della legge elettorale presentata da Forza Italia e Partito Democratico dopo l'accordo tra i due coordinatori regionali Massimo Parisi e Dario Parrini.
"Pensano di scrivere una legge letterale per scegliersi loro, invece dei toscani, i prossimi consiglieri regionali. Uno scambio indecente: il PD ha regalato a Verdini la possibilità di nominarsi i consiglieri regionali e Forza Italia ha pensato di regalare al PD, con un sistema incrociato di soglie e attribuzioni, due consiglieri regionali togliendoli alla prossima opposizione. Ma, come si dice 'hanno fatto i conti senza l'oste'. I tessitori di palazzo sono lontani dalla rabbia e i problemi della gente. Pensano a spartirsi i posti, mentre le aziende chiudono e la disoccupazione galoppa. Il clima è cambiato e chi vuole il cambiamento in Toscana punirà il consociativismo dei finti oppositori." Prosegue Donzelli

"La loro proposta di legge è anche scritta male.- Prosegue Donzelli- Conserva i listini per tutelare i nominati che non sarebbero nemmeno votati alla riunione di condominio e  prevede la possibilità ad un partito del 3,1% di prendersi tutti e 14 i consiglieri di opposizione, lasciando fuori dal consiglio al tempo stesso una lista con il 4,99% dei consensi."

"Noi ci opporremo con determinazione nel tentativo di salvare la politica da queste brutte pagine. Per questo stiamo preparando 1000 emendamenti contro la legge Pa-Pa. Dato però che noi siamo consapevoli che prima delle manovre di Palazzo dovrebbero venire gli interessi di chi rappresentiamo, siamo pronti a ritirare tutti gli emendamenti ostruzionistici se Partito Democratico e Forza Italia voteranno a favore della legge, presentata ieri da Fratelli d'Italia, in cui si prevede di tutelare gli italiani nell'assegnazione delle case popolari rispetto agli immigrati." Conclude Giovanni Donzelli

Minori: "Gravissima sostituzione del Giudice al Processo Forteto. Troppo discusso Maradei"

Minori: Donzelli (FdI) "Gravissima sostituzione del Giudice al Processo Forteto. Troppo discusso Maradei"

"Grave che sia stato tolto il Processo Forteto al Giudice che stava conducendo il dibattimento. Gravissimo se adesso a giudicare spettasse a Maradei. Negli ultimi anni Maradei si è reso responsabile disentenze e fatti che hanno lasciato basita la cittadinanza. Ricordo Maradei aver gestito, mentre giudicava nel Processo Castello l'ex Assessore Comunale Gianni Biagi, i fondi pubblici per il miglioramento del Tribunale proprio insieme all'imputato Biagi nella sua veste di dirigente regionale. Ricordo lo stesso Maradei aver emesso
l'incredibile sentenza in cui ha scaricato su Veronica Locatelli le colpe della sua morte al Forte di Belvedere alleggerendo così la posizione dell'ex Sindaco Domenici. Il Processo Forteto meritava un Giudice slegato dalle vicende che hanno coinvolto gli uomini di potere di Firenze, un Giudice che non avesse mai fatto discutere, un Giudice libero. Peccato sia stato tolto." Attacca senza mezzi termini Giovanni Donzelli capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana. "Prima la retromarcia incredibile del Governo sul commissariamento e
oggi il cambio del Giudice. Purtroppo si rafforza il timore che nonostante tutto quello che è emerso pubblicamente, il sistema Forteto sia ancora protetto da uomini molto influenti e potenti. Noi saremo ancora più vicini e solidali con le vittime." Conclude Donzelli

venerdì 18 luglio 2014

Immobili Asl, Donzelli (FdI) replica all'assessore Marroni: “Venga a riferire quando vuole, anche a Ferragosto”

Immobili Asl, Donzelli (FdI) replica all'assessore Marroni: "Venga a riferire quando vuole, anche a Ferragosto"

"Sono pronto a udire l'assessore Marroni il giorno, l'ora, il sabato o la domenica o il ferragosto che vorrà venire a farsi udire in commissione, basta che ci dia una data in tempi ragionevoli". Con queste parole Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, replica all'assessore regionale alla Salute Luigi Marroni dopo l'indisponibilità di quest'ultimo a riferire in commissione sulla vicenda degli acquisti degli immobili Asl, nella data già concordata dalla commissione, e le accuse rivolte a Donzelli di dare adito ad una polemica "infondata e sgangherata".

"Anche se ancora oggi non conosciamo la data in cui Marroni risponderà alle domande della commissione – prosegue Donzelli – ha fatto bene il presidente Mugnai a comunicare la disponibilità a trovare un giorno utile per riferire in commissione su questa vicenda oscura".

"Ci auguriamo che venga al più presto e quando verrà, se mai verrà – conclude Donzelli - sarà un'occasione utile per chiedergli quanto fosse sgangherato lui mentre firmava l'immediata utilizzabilità dell'immobile in via Salvanti a Calenzano senza che neanche fosse stata messa la prima pietra".


Fwd: Comunicazioni

Sanità: Donzelli (Fdi) "Assessore Marroni fugge dalla commissione di inchiesta sugli immobili. Nasconde qualcosa?"

-Non inventi scuse, io disponibile ad audirlo anche a Ferragosto-

"L'Assessore Marroni si dice troppo impegnato e si rifiuta di partecipare alla commissione d'inchiesta regionale sugli acquisti immobiliari svolti dalla ASL di Firenze quando lui era direttore generale. Su quelle operazioni immobiliari ci sarà un processo e lui ha firmato le carte che scottano. Deve spiegare, altrimenti non può fare l'assessore." Così Giovanni Donzelli capogruppo di Fratelli d'Italia attacca l'Assessore Marroni che ha declinato a data da destinarsi la richiesta di audizione della commissione di inchiesta sul tema.
"Indecente e vigliacca la sua fuga dalla trasparenza. I politici non possono lasciare ombre e opacità nel gestire il denaro pubblico. L'immobile di Via Ponte di Mezzo è tutt'ora inutilizzato, dalla ASL non sanno che farsene ed è costato 4 milioni di euro pubblici. Marroni deve spiegarci perché ne firmò l'acquisto con modalità discusse, basti ricordare che chi l'ha venduto alla ASL ne è diventato proprietario dopo l'aggiudicazione del bando. In altri casi la Regione ha ottenuto fondi statali per realizzare ambulatori e invece in quelli immobili è stato fatto altro e anche in questi casi Marroni ha firmato i documenti ufficiali. Non ci sono impegni istituzionali che tengono. La trasparenza sul proprio operato deve avere la priorità. Non ci credo che da qui a fine mese Marroni non abbia un'ora di tempo e se anche fosse vero io sono disponibile a a udirlo anche a Ferragosto. Rossi costringa il proprio assessore alla sanità a non nascondersi, altrimenti considereremo anche Rossi complice di queste operazioni sospette. Siamo pronti anche a gesti eclatanti pur di arrivare alla verità" Conclude Giovanni Donzelli.



Giovanni Donzelli inviato da iPhone

Inizio messaggio inoltrato:

Da: Commissione Inchiesta Immobiliari ASL <C.InchiestaImmobiliariASL@consiglio.regione.toscana.it<mailto:C.InchiestaImmobiliariASL@consiglio.regione.toscana.it>>
Data: 18 luglio 2014 12:02:19 CEST
A: Commissione Inchiesta Immobiliari ASL - Consiglieri <CommissioneInchiestaImmobiliariASLconsiglieri@consiglio.regione.toscana.it<mailto:CommissioneInchiestaImmobiliariASLconsiglieri@consiglio.regione.toscana.it>>, Monaci Alberto <A.Monaci@consiglio.regione.toscana.it<mailto:A.Monaci@consiglio.regione.toscana.it>>, Marroni Luigi <luigi.marroni@regione.toscana.it<mailto:luigi.marroni@regione.toscana.it>>
Oggetto: Comunicazioni


Si comunica che a causa dell'impossibilità a partecipare dell'assessore Maroni nella seduta del 23, la medesima programmata seduta del 23 è annullata e l'audizione di Marroni è rinviata a  data da destinarsi dato che lo stesso Assesore ci ha informato che fino alla pausa estiva non potrà intervenire in commissione.
Si allega lettera dell'assessore Luigi Marroni e la risposta del Presidente della Commissione Stefano Mugnai
Saluti Matteo Santoro

martedì 8 luglio 2014

Sanità: Donzelli (FdI) "Non stupito del rinvio a giudizio dei dirigenti sanitari. Avevo sollevato dubbi prima della Procura."

Sanità: Donzelli (FdI) "Non stupito del rinvio a giudizio dei dirigenti sanitari. Avevo sollevato dubbi prima della Procura."

-Approfondire ora ruolo di Rossi e Marroni sulla vicenda-

"Il rinvio a giudizio dei dirigenti sanitari per le operazioni immobiliari a Firenze non mi stupisce. Ho presentato interrogazioni in Regione sul tema prima che si interessasse la Procura e anche durante i lavori della commissione di inchiesta che stiamo svolgendo in Regione i dubbi non si sono certo chiariti, anzi sono aumentate le conferme della poca trasparenza e della scarsa correttezza dei dirigenti ad ogni livello." Giovanni Donzelli, capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia e promotore della commissione d'inchiesta regionale sulle operazioni immobiliari delle ASL toscane, commenta così la decisione del GUP di rinviare a giudizio tutti gli indagati per le operazioni immobiliari dell'ASL di Firenze. 
"Lo scorso 30 maggio siamo stati con il gruppo di Fratelli d'Italia a protestare davanti all'immobile di via Ponte di Mezzo, costato 4 milioni di euro e lasciato inutilizzato. Doveva essere acquistato per spostarci malati psichiatrici, ma era evidentemente inadeguato e dalle carte in nostro possesso la ASL ha deciso di acquistarlo da un venditore che ne è diventato proprietario il giorno dopo. Per l'immobile a Calenzano è stata riconosciuta l'immediata utilizzabilità quando ancora non era nemmeno stato costruito l'immobile.- Racconta Donzelli - Gravissimo anche che siano stati acquistati immobili utilizzando fondi per la libera professione intramuraria quando poi si è fatto tutt'altro in quegli edifici. Per l'immobile in via Garbasso a Firenze secondo l'allora dirigente sanitario, audito in commissione, fin da l'inizio era chiaro che l'ASL comprava l'immobile per  farci una residenza sanitaria e non la libera professione intramuraria" 
"L'allora direttore generale dell'ASL di Firenze, Marroni, oggi è assessore regionale alla sanità. Lo audiremo presto in commissione di inchiesta. Certo che anche nel migliore dei casi, se non ha responsabilità è in buona fede e non si è accorto di niente quando avvenivano questi fatti e dirigeva la ASL, evidentemente non ha la stoffa per gestire la sanità di tutta la Regione- Attacca Donzelli- Anche il Presidente Rossi all'epoca dei fatti era Assessore Regionale, non può certo fischiettare su questa vicenda"

lunedì 7 luglio 2014

Conferenza stampa: "Abusi edilizi privati e sanatorie con soldi pubblici. La denuncia di un caso concreto"

Domani alle 12 ad Arezzo in Via del Sellina, all'incorcio tra la E78 dei due mari e via de' Frati il gruppo regionale di Fratelli d'Italia terrà una conferenza stampa dal titolo:
"Abusi di privati e sanatorie con soldi pubblici. La denuncia di un caso concreto"

Parteciperà il capogruppo in Regione Toscana di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

Per info: Giovanni Donzelli 3398620341 

Rossi organizza il meeting per abbracciare i clandestini. Irresponsabile.

Immigrazione: Donzelli (FdI) "Rossi organizza il meeting per abbracciare i clandestini. Irresponsabile."

-Tra gli invitati manca solo il presidente di AssoScafisti-

"Leggo di un meeting a Cecina organizzato da ARCI, Regione Toscana, Cesvot, Comuni di Cecina e Rosignano, Provincia di Livorno (ma Renzi non le aveva abolite?) e Comune di Livorno. Meeting convocato sull'antirazzismo, ma intitolato 'abbraccio mediterraneo'. Ma quale abbraccio? I disperati che salgono sulle carrette della morte devono essere scoraggiati non invitati con meeting e stucchevoli pensierini buonisti." Attacca così Giovanni Donzelli, capogruppo in Regione Toscana di Fratelli d'Italia il Meeting Internazionale Antirazzista convocato sulla questione mediterranea e a cui parteciperanno rappresentanti di associazioni per la tutela dei migranti tunisine, libiche e libanesi.
"Il Modo migliore per aiutare i migranti e non farli partire. Oppure Rossi crede che in Toscana si possa ospitare un miliardo di africani? Questi convegni, pagati con soldi pubblici, sono un messaggio deleterio che serve solo a consegnare altri disperati sui gommoni dei mercanti di uomini. A questo punto tra gli invitati di Rossi manca solo il presidente di Asso-scafisti" Continua Donzelli
"Il razzismo non c'entra niente, si tratta della consapevolezza che il nostro sistema sociale ed economico è saturo. In Toscana chiudono le imprese, aumenta la disoccupazione, mancano le case e aumentano i poveri. Prima di abbracciare nuovi clandestini sarebbe necessario salvare i toscani" Conclude Giovanni Donzelli.


martedì 1 luglio 2014

CASA: Sgombero Villa Carobbi, FDI "Nonostante Nardella arriva un po' di legalità"

CASA: Sgombero Villa Carobbi, FDI "Nonostante Nardella arriva un po' di legalità"

"Lo sgombero di Villa Carobbi a Novoli è una buona notizia. Un po' di legalità arriva a Firenze, nonostante Nardella. Procedere immediatamente a liberare anche tutti gli altri immobili occupati"
Così Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Francesco Torselli di Fratelli d'Italia commentano lo sgombero che si sta svolgendo a Villa Carobbi
"Allo sgombero di questa mattina, il grande assente era l'amministrazione comunale. Non si è visto né il Sindaco né l'assessore competente. Probabilmente l'assenza era un modo per sottolineare la contrarietà dell'amministrazione al ripristino della legalità nel complesso di Novoli. Per fortuna dalla Procura si è svegliato un Magistrato libero e attento a difendere la legalità, altrimenti anche questa occupazione si sarebbe protratta per decenni alimentando degrado e illegalità."
"Ci auguriamo adesso che tutti i clandestini vengano rimpatriati e che non venga consentito a a questi soggetti di occupare una nuova struttura e continuare così il gioco dell'oca delle occupazioni abusive che da anni affligge Firenze" Concludono Donzelli, Marcheschi e Torselli

Forteto, il Ministero nega il commissariamento

Firenze, 1 luglio 2014

Comunicato stampa

 

Cooperativa Forteto, il Ministero nega il commissariamento

 

Mugnai, Donzelli, Chincarini: «Disattese le indicazioni degli ispettori ministeriali»

 

 

Il Ministero invia i suoi ispettori al Forteto; gli ispettori ministeriali chiedono il commissariamento della cooperativa; adesso il Ministero nega il commissariamento. E' un paradosso, quanto sta accadendo a Roma sul caso Forteto, che si muove a cavallo tra più governi e che non tiene minimamente conto, non solo della relazione degli ispettori, ma neanche delle risultanze della commissione regionale d'inchiesta, né di quanto sta emergendo dal processo penale in corso. A diffondere la notizia sono tre consiglieri regionali toscani: Stefano Mugnai (Fi), che è stato presidente della commissione d'inchiesta sul Forteto e sul sistema degli affidi dei minori in Toscana, Giovanni Donzelli (FdI), promotore in commissione dell'iter che pareva dovesse portare al commissariamento della cooperativa fondata da Rodolfo Fiesoli e le cui redini sono tuttora in mano a suoi fedelissimi e Maria LuisaChincarini (Cd), segretaria della Commissione d'inchiesta regionale. Molti dei quali, per inciso, attualmente a giudizio per maltrattamenti e abusi sui minori affidati all'interno della comunità e sovente, stando alle testimonianze, fatti lavorare in cooperativa.

 

«E' un'assurdità – sbottano oggi Mugnai, Donzelli e Chincarini – che il Ministero ribalti, di fatto, i contenuti della relazione stilata dai suoi stessi ispettori in era Letta. Lo fa adducendo motivazioni in perfetto burocratichese, come se i rilievi emersi nella prima relazione del Ministero fossero solo di natura amministrativa… Certo, ora il governo è cambiato e non sfugge che al suo interno operi, alla guida del dicastero che si occupa di lavoro e politiche sociali, la punta di diamante del mondo delle cooperative ovvero l'ex Vicepresidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti. Coincidenze, certo, come tutte quelle che hanno consentito al Forteto trent'anni di storture», proseguono i tre consiglieri regionali.

 

Del resto, nella relazione con cui ad agosto 2013 gli ispettori chiudono i loro 4 mesi di investigazione, non c'era nulla di vago. Anzi, osserva Mugnai, «in quelle loro sei pagine, erano giunti a conclusioni affini a quelle individuate dalla commissione d'inchiesta». Effettivamente… «L'organo amministrativo – si legge nella relazione ministeriale – non sembra abbia messo a conoscenza i soci lavoratori (o lo abbia fatto in maniera marginale e superficiale) del contratto di lavoro […] e, cosa assai grave, sembra che alcuni soci abbiano inconsapevolmente sottoscritto strumenti finanziari». E ancora: «I soci lavoratori, indipendentemente dalle mansioni effettivamente svolte, sono tutti inquadrati con lo stesso contratto e in unico livello contributivo».  E poi: «L'ente – si legge già a pagina 3 – nega il diritto del socio alla consegna delle buste paga, del Cud e alla corresponsione delle prestazioni straordinarie e festive effettuate». Come se non bastasse: «Emerge con chiarezza – si legge a pagina 4 – un atteggiamento discriminatorio nei confronti dei soci usciti dalla comunità [… che …] appare gratuito e comunque non riconducibile o giustificabile da irregolarità o comportamenti scorretti del socio nell'ambito del normale rapporto associativo o professionale».

Riassumendo, si rileva la «tendenza a confondere le regole ed i principi della "comunità" con il rapporto lavorativo e societario», il che pare aver «condotto gli stessi soci a ritenere "normali" atteggiamenti particolarmente "interferenti" dell'organo amministrativo». Che fine fanno, oggi, quei rilievi? «La solita che nel corso di trent'anni avevano fatto anche sentenze passate in giudicato per reati specifici ai danni di minori che, malgrado tutto, il tribunale continuava ad affidare a Fiesoli e ai suoi sodali: quella fine – stigmatizzano Mugnai, Donzelli e Chincarini – è una coltre di silenzio rosso, una sorta di negazionismo in salsa contemporanea che non accenna a finire. Col placet del governo Renzi».

 

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